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al testo di Franco Bonvini
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Di pelle non troppo chiara nè troppo scura
Ma non tutti i domani c' era e non si vedeva mai neanche all' oratorio. Non era paura, mamma per fortuna non m' ha mai messo paura sugli zingari, nè detto mai che se non fossi stato bravo m' avrebbero preso gli loro.. anzi diceva a volte quando tardavo troppo che forse m' aveva preso lei da loro. Quasi fosse un complimento.
Però mi incamminavo verso casa sperando nel domani. C'era solo una porta da bussare. La casa era pulita e accogliente, anche se arredata in modo strano per me. E poi ricordo montagne di camicie, e panni da stirare e lui che stirava. Non ascoltò nemmeno la madre che voleva che smettesse, e che lo aiutassi a fare i compito così l' indomani a scuola sarebbe stato preparato ma smise per un tè coi biscotti. L' indomani c' era.. e aveva pure trovato il tempo di fare i compiti.. il tempo per giocare però non l' ha mai scambiato con quello speso per la madre.
Tempo dopo, vista la mia insofferenza ai banchi m' hanno tolto le "puntine" cambiandomi scuola, una di quelle più "aperte" ai piedi dei monti e coi muri di vetro sul prato. Non ricordo altro, non so come fu che ci siamo persi. Forse quando ho cambiato città. |
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