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al testo di Vlad
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Eravamo lì
io e la mia compagna - intenta a sorseggiare sul boccale della nostalgia-
seduti davanti ad un tavolo vicino all'ingresso
"staremo insieme ancora per molto!" - disse lei. "ma certo!"- urlai - alzando la mia birra.
Ma eravamo lì tra le tende rosse del tramonto e bevemmo. bevemmo molto (parlammo poco)
"prendi una vodka?" domandai. E guardai gli altri danzare Mentre la copiosa sala
abbracciava le note di un valzer tradizionale.
" ma questo è strauss!" dissi voltandole lo sguardo ma ella non parlò,
ché si mise a fissare -assuefatta- il culo di una signora.
'Sei andata!' pensai, mentre tirai un' altra sorsata.
D’un tratto mi prese la mano una donna (cazzo, che fica) e mi invitò a ballare.
-chi sei?-sussurrai. "se te lo dico non vorrai più abbracciarmi. come potremmo poi danzare?"
La musica terminò e ci abbracciavamo ancora - ma chi sei?-
le chiesi di nuovo. ma ella mi chiuse la bocca E dopo
solo dopo che mi baciò mi disse-"ascolta! sei qui già da qualche ora ed ancora non lo sai?"
Mi avvicinai al tavolo distesa come manichino trovai la mia signora -allora? - le chiesi –
La Vita mi guardò e disse: no. prendimi un whisky & soda. |
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