Scrivi un commento
al testo di Sara Cristofori
Un sabato *
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Caldo quel sabato d’ottobre romano margherite viola piantate con rabbia non c’era più intesa - se mai c’era stata – poi un messaggio “sta male ritorna più presto che puoi” a nulla è valsa la corsa di un taxi ormai era tardi per gesti parole ... e speranze ci siamo lasciati nemici mai più potremo leggerci dentro.
|
Nando
- 03/09/2015 06:51:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
"Sabato (shabat, il giorno della festa), ottobrate romane, viole, leggerci dentro". Dallaltra parte: rabbia, incomprensione, incomunicabilità, linimicizia, la morte. La morte che sovrasta tutto ma muta aspetto "legandosi" alla qualità dei vissuti relazionali: isole o arcipelaghi, solitudine o comunione. Una poesia che in fondo, si potrebbe dire, narra unesperienza personale, soggettiva, ed è così; eppure, per svolgimento e scrittura, esplicita un contenuto umanamente significativo, universale o almeno tale allinterno di un epoca e della sua cultura, ed è appunto il tema perenne dellAmore, inteso nellampiezza della sua capacità di contenere le diverse forme e modalità interpersonali espressive dellio-tu, anche se è nel duale adamitico lapice della sua applicabilità.
|
Luciano Rosario Capaldo
- 02/09/2015 11:15:00
[ leggi altri commenti di Luciano Rosario Capaldo » ]
Trovo questo testo molto struggente. Perdere qualcuno ancorché nemico in un momento tragico e non poter nemmeno parlare o scremare quella inimicizia che rimarrò sempre tale e darà posto ad una inquietudini. Molto apprezzata.
|
|
|