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al testo di Sara Cristofori
Garibaldi *
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Da me c’è un pettirosso simpatico e sfacciato mi ha vista lungo un fosso e lì mi ha adottato Garibaldi l’ho chiamato e lui sembra contento con un fischio modulato arriva controvento solo fragoline chiede semetti un po’ di bucce e quando i mici vede marameo fa con le alucce si buggera dei gatti e se col cibo tardo loro diventan matti ma lui non ha riguardo cinguetta a manca e a destra saltella senza posa davanti alla finestra sui rami della rosa è bello e coraggioso e questa primavera è diventato sposo di una capinera. Il nido è sopra un pino e di lassù mi guarda nel mezzo del giardino fino alla sera tarda. Aspetta il mio ritorno e io lo cercherò fischiando tutto intorno. finché non lo vedrò.
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Ferdinando Battaglia
- 04/10/2015 09:18:00
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Dopo aver gustato e ammitato labile costrutto formale, giocoso e di timbro infantile (nel senso bello della scrittura, di tipo rodariana), possiamo ri-leggere con chiarezza il tratto stilistico o tematico autorale: Non diventa forse il pettirosso qui il simbolo del desiderio di felicità, che vive nella poetessa come in ogni uomo? Desiderio di libertà e di amore? Ecco allora la poesia diventare quel cinguettìo e quelle ali, in barba ai "gatti", felini negli appetiti e predatori dentro le apparenze delle fusa, fedeli alla "ciotola" e non ai sentimenti che la rendono colma di cibi buoni, simbolo di abbandoni e. opportunistici tradimenti.
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Valter Casagrande
- 03/10/2015 19:57:00
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semplice e delicata, sembra una poesia di quelle che studiavamo a memoria in gioventù. Molto pascoliana.
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Fiammetta Lucattini
- 01/10/2015 11:38:00
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Non vedo lora di scrivere un piccolo racconto su questo delizioso pettirosso... Un caro saluto.
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Silvia De Angelis
- 30/09/2015 13:07:00
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Spiritose immagini poetiche della natura, molto gradite e piaciute Ciao Sara,silvia
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Elsa Paradiso
- 30/09/2015 09:54:00
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Troppo brava! Dai un bacetto per mio conto a Garibaldi. Ciao, Sara.
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