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La mia obbedienza: la vostra felicit

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(Dal messaggio straordinario di Nostra Signora d'Anguera del 2 novembre 1991.)

 

LA MIA OBBEDIENZA: LA VOSTRA FELICITÀ

 

"Siate pronti a dire il vostro sì, come me, alla volontà del Signore. Con il mio sì, il cuore di coloro che vivono in piena solitudine può ritrovare la vera gioia.

“Ecco la serva del Signore.” è la risposta perfetta e cosciente della vostra Madre Celeste al messaggero di Dio.

In quel momento il Verbo Divino fu depositato nel mio seno verginale. Ecco che l’Emmanuele, il Dio con noi tanto sperato e annunciato da secoli dai profeti, arrivava per la gioia di molti e la disperazione della maggioranza. Con il mio sì l’ho portato al mondo, per vivere tra di voi.

Quando era bambino, lo prendevo tra le braccia e, accarezzandogli il volto, gli dicevo: “Mio Dio, mio Dio Bambino.”

Così vidi crescere tra le mie braccia il Dio della Salvezza e della Pace. Grande era il suo amore per i bambini che giocavano con Lui davanti al laboratorio del mio castissimo sposo Giuseppe. Ancora bambino, intorno alla povera casa dove abitavamo, seduto su una pietra il piccolo Gesù benediva tutti quelli che passavano di lì. In un gesto di infinito amore e bontà, portava acqua ai viaggiatori che venivano dai luoghi più lontani. Tutti lo ammiravano per la sua estrema bontà e amore. Ricordo che un giorno, come di solito, ricevemmo un gruppo di bambini, tra cui uno piuttosto curioso che gli faceva molte domande. Questo bambino si chiamava Dima e, tra le diverse domande, una mi colpì:

“Quando sarai grande vuoi essere Re o Profeta?”

Al che il piccolo Gesù rispose: “Io sono il Re dei re. Io sono il Profeta dei profeti. E dico di più: quando sarò sulla Croce, tu sarai al mio fianco.” E aggiunse: “Nella mia Casa c’è un posto per te.”

Il piccolo Dima continuò il suo interrogatorio, ma non capì quello che Gesù gli voleva dire. Solo più tardi, sulla Croce, a fianco di mio Figlio, ricordò le parole del piccolo Gesù.

Come Madre, lo accompagnavo passo passo e vedevo quanto grande era il suo amore per tutti, che più tardi si sarebbe completato nella sua consegna totale per la salvezza dell’umanità. Il piccolo Dio crebbe e al suo fianco c’ero io, che sempre lo accompagnavo e lo sentivo parlare alle grandi moltitudini che, emozionate, piangevano di gioia. La sua voce soave si faceva udire per chilometri, per questo non c’erano difficoltà nel dialogo con il popolo, che in grande numero lo circondava per ascoltarlo. Molte volte levitava sopra le moltitudini, per rendersi visibile a tutti quelli che desideravano vederlo. Le sue parole confortavano i cuori più angosciati. I suoi gesti trasmettevano serenità e pace. Egli si manteneva sempre libero, a disposizione di tutti. Senza dubbio, perfino i suoi maggiori nemici lo ammiravano, e molti di loro lo cercavano per chiedergli perdono. Le offese a Lui rivolte avevano sempre come risposta:

“Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.”

Il suo sguardo pietoso e di infinita misericordia esprimeva il più puro amore. Le sue mani stese sulle moltitudini facevano cadere dal Cielo una pioggia di grazie. Sempre, in quei momenti, i ciechi vedevano, i sordi udivano, i muti parlavano e gli zoppi camminavano. E la moltitudine, benedetta, sentiva da vicino il grande amore di Dio Padre Creatore. Il suo amore per il mondo si completò sulla Croce, nel momento in cui Egli rivolse gli occhi al Cielo e disse:

“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.”

Così, tutto era compiuto. Anche dopo la Resurrezione e prima della sua Ascensione al Cielo mio Figlio realizzò grandi prodigi, e tutto quello che Egli fece, lo fece con amore e per amore di voi.

Oggi, come mediatrice di tutte le grazie, faccio scendere dal Cielo una straordinaria pioggia di grazie su ciascuno di voi qui presenti, e anche su coloro che sono qui in questo momento con il cuore. Se poteste immaginare il grande amore che ho per voi, piangereste di gioia. Spero che questo grande messaggio rafforzi la vostra fede, e dia luce spirituale a ciascuno di voi, affinché diveniate sempre più consapevoli della responsabilità che avete in questi momenti decisivi della vostra esistenza. Chiedo a Dio Padre che vi colmi delle sue benedizioni e delle sue grazie, affinché possiate essergli fedeli. Sappiate che mio Figlio vi ama, e attende la vostra grande testimonianza. Che Egli vi custodisca per sempre.

Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Rimanete nella pace."

 

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