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Le lacrime del vaticanista

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Sonnolenza stasera,

Vibrazioni sottili dalla strada,

Il vaticanista piange sopra il calice,

L’orso bruno sbadiglia nella tana,

Sbadiglia il badilante di ghiaccio,

Il merlo affamato

Che zampetta sulla neve.

Suona organetto suona:

 La faccia della cattedrale

Si china sulla piazza

Terremoto!

Moto di terra, crollo

Di tutto.

Trasformazione del Tutto

In fumanti orripilanti macerie:

Braccia e gambe sotto,

Ossa spezzate, pance esplose.

Suona organetto suona,

La cattedrale ha avuto

Un profondo inchino sulla piazza,

Voli di colombi,

Sghignazza il falco pellegrino,

Il vaticanista raccoglie le lacrime

E si avvia vacillante

Al suo destino

 

 

 Franca Colozzo - 25/01/2016 19:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Salvatore,
spero di non averti offeso nel fare il parallelo "metaforico" tra medico e macellaio (intendendo non il vero macellaio, ma gli infami terroristi che macellano con inusitata crudeltà persone inermi). Avevo capito che eri un medico... Era una battuta proprio per riferirmi al dramma che stiamo vivendo in questi anni difficili, in cui sembra di essere ripiombati indietro al Medioevo. Comunque, ho letto qualche tua poesia, che trovo interessante, ma non i racconti. Io stessa sono reduce da un’avventura come autrice di un romanzo (ho in passato scritto saggi di Arte, ecc.) sulla Turchia che giace ancora, a distanza di anni, nel cassetto, anche se è di grande attualità. Sono incerta sul da farsi... Le Case Editrici sono solo assetate di soldi e non hanno spazio per esordienti sconosciuti. Vorrei tanto che qualcuno mi consigliasse. Se lo pubblico on line, temo che il cartaceo perda di valore. Sono una romantica che ama il libro di carta. Mi sono guadagnata il titolo di migliore lettrice (2° torneo di "IoScrittore"), dopo aver passato la prima selezione del concorso, ma non l’ultima... Premetto che il mio romanzo (fantapolitica in una spy story ed in parte autobiografico) è di circa 450.000 caratteri e 445 cartelle dattiloscritte. Chissà se dopo tre anni passati a scriverlo, questo romanzo troverà mai la luce! Scusami perle mie elucubrazioni mentali.
Complimenti ancora per le tue poesie. Mi riprometto di leggere i tuoi racconti.

 Franca Colozzo - 23/01/2016 17:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La poesia sul vaticanista mi ha fatto inciampare, si fa per dire, sulle tue poesie. Sarà perché sono reduce da una noiosissima conferenza cui ha partecipato proprio un giornalista vaticanista.
Gambe e braccia spezzate, ossa frantumate, ecc. hanno acceso in me una lampadina. Mi sono chiesta: "Sarà forse un medico o un macellaio?". Spesso le due cose combaciano nel dramma della vita. Poi la curiosità ha prevalso e così ho letto la tua biografia che mette a nudo la tua anima, senza enfasi ed orpelli.
Complimenti per le immagini scabre, ma essenziali, che colpiscono come pietre i poveri esseri umani.

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