LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Marina Pacifici
|
|||
Era una notte di sogno e stupore
per lo sguardo bambino assorto nel volteggiare della neve che accarezzava il riposo del biancospino. Era una notte di cui ricordo ancora il chiarore ed il paese sull'Appennino ammantato di grazia e candore. Era il bacio niveo agli ulivi addormentati, era l'attesa della festa un sorriso d'amore nell'abbraccio d'affetti ritrovati. Era una notte che pareva infinita di nenie e racconti accanto al camino nel calore perduto di una famiglia dispersa e lontana. Era una notte che il cuore rammenta per tutta la vita quando si vive in esilio in una terra di confino nella sferza inclemente della tramontana. |
|