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al testo di Giovanni Bartezzaghi
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AL SOLE
Come sempre risorgi ogni mattina e in silenzio ci baci dolcemente la tua luce, seppure lentamente, schiara a giorno la notte sibillina.
Oltre le nubi a volte ti nascondi oppure sei nascosto dalla luna, s'oscura allora 'l ciel, ma per fortuna, torni poi a risplender tra i tuoi mondi.
Ai tuoi raggi la gente si crogiola mentre le nevi gonfiano i ruscelli sbocciano i fior color degli acquerelli per far bella l'amata tua figliola.
E tutt'intorno danzano i pianeti al ritmo che cadenzi le stagioni te li trascini verso posizioni care ad Ercole e fitte di segreti.
Ma quando il ciel si tinge di colori nell'infinita sfida con la sera, piano piano si spegne la tua sfera e alfin cali, tramonti e te ne muori. |
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