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al testo di Giovanni Bartezzaghi
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L'INFINITA PAZIENZA
Se tu, nelle serate più belle, volgi lo sgardo al firmamento e osservi l'immensità del cielo trapuntato da lucenti stelle e nel quale vaga la pallida luna, vedresti che tutto lassù tace e che vi regna l'eterna pace.
Di giorno, poi, su nell'universo sito di astri, satelliti e pianeti, risplende il sole che in silenzio muove così fulgido da sfidar le nove.
Ma un vento perfido soffia e spinge razzi e sonde su nell'infinito ad ammorbare l'azzurro terso che all'imbrunir di color si tinge.
Intanto il Creatore annoiato osserva la stolta invasione del suo regno e con pazienza infinita tace finché... non gli ruberan la pace.
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