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al testo di Giovanni Bartezzaghi
L’emigrante
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L'EMIGRANTE Lontano da casa l'alba sembra diversa e 'l sole pare malato, lontano dai luoghi cari è come perdersi in mezzo ai mari. Rimpiango gli amici e i compagni di sempre che muti assistettero alla mia partenza. A volte mi par di sentire la musica gioiosa del mio bel paese, mi par di vedere adolescenti e donzelle ballare tra i fiori sotto un mare di stelle. Mi par di sentire il profumo della terra mia, il profumo del mandorlo in fiore la delicata fragranza del pane appena sfornato e le chiacchiere dei vecchi in piazza del mercato. E la nostalgia mi prende per la ragazza mia lasciata là, a sognare il ritorno promesso che ancor non posso fare. Emigrare è un po' morire, è sentirsi solo tra la gente, è parlare a qualcuno che non ti sente, è lasciare tutto per il niente. Emigrare è tradire 'l cuore ... per la mente.
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