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al testo proposto da Valentina Rosafio
Auguri Scomodi
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Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire… Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio… Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate… Giuseppe che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro… I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. I pastori che vegliano nella notte “facendo la guardia al gregge” e scrutano l’aurora vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza”. Tonino Bello, vescovo
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Valentina Rosafio
- 20/12/2017 13:35:00
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Grazie a te Nando, per esserti fermato a leggere e per averne dato una così vera interpretazione. Auguri di un sereno Natale!
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Valentina Rosafio
- 20/12/2017 13:32:00
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Loredana che fortuna averlo conosciuto! Ma non voglio credere che la speranza stia morendo...ci sono ancora persone buone che operano il bene nel silenzio. Ti auguro un sereno Natale!
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Ferdinando Battaglia
- 20/12/2017 05:44:00
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Grazie, Valentina, per aver proposto un testo che non conoscevo; una lettura evangelica del Natale, dalla parte degli ultimi e dei vinti fino allo "scandalo", che oggi più di ieri ci è necessario ricevere a scuotimento della coscienza personale e sociale.
Un caro saluto
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Loredana Savelli
- 19/12/2017 22:33:00
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Don Tonino. Un UOMO prima che un sacerdote e vescovo. Onestà intellettuale e senso di giustizia prima ancora che ispirazione e scelta religiosa. Un UOMO così raro che mi onoro di averlo conosciuto di persona, letto, meditato, esempio fulgido e sempre vivo. Don Tonino, Alessano, la Puglia, Pax Christi, i costruttori di pace. Tempi che sembrano purtroppo finiti. Don Tonino non avrebbe mai accettato di vedere morire la speranza.
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