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al testo proposto da Alfredo Rienzi
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le mani accartocciate sul sedile i rami che si imbrattano di viola scorrendo oltre il vetro: già Sils – risfogli il lapidario, accendi svelta la sigaretta alla menta, mi baci, leste si sgranano facciate di stazioni, ma non terza né quarta dimensione, galleggia il nostro film nel tardo inverno e ci comunichiamo di nevischio – tu traguardi il tuo nord quando il fischio ti fa trasalire, la gonna si marezza di brividi, un fuoco appare in lontananza, la corriera abbranca tornanti, spirali innùmere che ancóra non ci posano su un piano – voliamo, finché l’inchiostro del tuo libro sia tutt’altro coi tuoi occhi. altri due testi inediti di Franco Trinchero su: https://alfredorienzi.wordpress.com/2021/02/10/franco-trinchero-inediti/
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