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al testo di cristina bizzarri
Pi su il gabbiano plana
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Più su il gabbiano plana - non sai quanta stanchezza costi il volo, o quanto di infiniti sguardi, di cielo, estasi splancata, noia.
Allora non invidi l'uso delle ali, creatura è tutto - una dolcezza acuta nel palato allo stridìo, come nel grido aperto del neonato tutto stupito ricomincia il mondo - e nasce ancora dio.
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Cristina Bizzarri
- 19/07/2016 10:46:00
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Vi ringrazio di essere passati da me!
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Silvia De Angelis
- 18/07/2016 16:06:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Una serie notevole dimmagini, e sensazioni speciali,in questa tua, ove il finito sinfrange, con dolcezza, nellinfinito.... Ebellissimo leggerti, Cris, un caro saluto,silvia
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Ferdinando Giordano
- 16/07/2016 17:19:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]
Dunque, mi dici attento ai desideri; sei terreno e altro alto è impietoso. Convengo, mentre diversamente provo: mia contraddizione. Sento lintimo netto e lirico, e la misericordia dal tuo verso si posa. Notevolissima.
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Lig E. Norant
- 16/07/2016 01:32:00
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Si riconosce uno dei tratti salienti della poetica bizzarriana, la scrittura poetica come voce espressiva di una ricerca spirituale o di senso. Qui sembra emergere lo iato tra lanima e la nostra carnalità: se le ali ti portano al riposo sopra altezza anche vertiginose per ciò che lo sguardo poi osserva, le stesse narrano la fatica del distacco dalla terrestrità, un distacco che spesso conosce stanchezza noi nausea del volo stesso; ed ecco allora che ritrovi il pieno senso della creaturalità, la novità implicita nella carne; e quel dio scritto in minuscolo ci dice che noi non siamo ancora nel cielo degli angeli. E ricomincia per lanima lo stupore del mondo, il ricomiciamento quotidiano dei sensi, la nascita dolce del desiderio; fino a ritentare il volo delle ali, fino alla risoluzione positiva e definitiva della dualità materia-spirito.
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cristiana fischer
- 15/07/2016 22:39:00
[ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]
a quel gabbiano a un certo punto si somiglia, stanchezza, estasi, noia...
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Salvatore Pizzo
- 15/07/2016 22:06:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Che sembra quasi di planare sullali dei versi... Molto bella anche la musicalità e la spazialità suggerita dalle immagini... Un saluto
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Fausto Torre
- 15/07/2016 21:51:00
[ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
cara, tu sai quanto siano piene di occhi le tue poesie: finestre che curi con sentimento, poi le doni al tuo lettore. Così questo testo si porge con tante sfumature, recupera dimensioni diverse ma comunicanti, e allora il L. ha loccasione di provare una varietà di sensazioni, ovvero dare sensi alle parole... Grazie a te, cara.
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