Scrivi un commento
al testo proposto da Loredana Savelli
La banalit del male
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Il male non possiede né profondità, né dimensione demoniaca, può invadere il mondo intero perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Questa è la sua “banalità”. Solo il bene è profondo e può essere radicale.
|
Marisa Madonini
- 07/07/2017 01:43:00
[ leggi altri commenti di Marisa Madonini » ]
Che lucidità in questa definizione e distinzione tra bene e male, tra profondità del bene e banalità del male. Grazie della proposta di lettura di questo pensiero, spunto per accostare riflessioni della Harendt utili a favorire discernimento per noi anche oggi
|
|
|