Sfugge, luccica, saltando fuori dall'acqua ti schizza addosso inafferrabile felicità che, presto, evapora. E' l'operare senza aspettative a condurlo tra le tue mani, d'Oro e parlante allora rilascia l'elemento nella totalità: s'appartengono. Tornerà, crederai, ma dovrai chiedere senza l'influenza della tua sposa presuntuosa: la ragione. Ti abbandonerà e per sempre se quei desideri non saranno i tuoi, autentici, desideri a rendere il vero a te stesso, il resto a perdere. Le maglie della tua rete da pesca non sono certo adatte ad afferrarlo.
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Klara Rubino
- 18/08/2016 11:00:00
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Grazie Salvarore, a me piace come finisce la Fiaba: il pescatore perde tutto ciò che realmente non desiderava, che aveva chiesto solo per assecondare i capricci della sua padrona capricciosa e incontentabile, la sposa ragione, ma ritrova la sua autonomia, la padronanza di se, il pescatore e lintuizione della mente profonda collegata al tutto. Si ritrova sereno, una serenità imperitura che nasce dalla scoperta che la sua vita era già perfetta così comera; in fondo era proprio la sua! Questo è quello che intendo nel rapporto tra ragione e sentire profondo: ripristinare i ruoli: chi serve chi; per non sciupare le nostre occasioni di autoreizzazione vera e di godimento del presente.
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Salvatore Pizzo
- 17/08/2016 20:50:00
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La chiusa la trovo magistrale, per dei versi che suonano quasi come monito a non lasciarsi dirigere solo dalla ragione. Bensì a cogliere lo spunto"dun pesciolino doro", per andare oltre ogni ragione........ Piaciuta assai...... Un saluto
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Klara Rubino
- 17/08/2016 14:59:00
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Eva come Sally solo perché sono femmine, femmine perché il nome finisce per "a"? Adamo ed Eva sono una cosa sola, due aspetti, due forze, due archetipi, della vita nel paradiso terrestre; Sally e ciò che sprona alla conoscenza, allesperienza diretta ovvero il Serpente, lenergia sessuale, l amore. Le vicissitudini a seguire sono lesperienza della vita nel bene e nel male, il frutto dellalbero della conoscenza; il pesciolino doro e un traghettatore, una possibilità: una coscienza in viaggio, cieca. Va bon; questo è il regno dei simboli, ognuno fa come gli pare, bello sto regno però!
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Franco Bonvini
- 17/08/2016 14:49:00
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Naturalmente è bella perchè le interpretazioni sono molteplici, Il protagonista potrebbe essere una protagonista, magari la stessa Sally..
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Franco Bonvini
- 17/08/2016 14:41:00
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Adamo Eva e Lilith.. se metti Adamo come protagonista e Eva come Sally il pesciolino d oro è quello che li separa. Porta il protagonista verso Pilar, e il re dei topi, e le sue bambole. E rende impossibile il ritorno per consapevolezza della visione nello stagno.
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Klara Rubino
- 17/08/2016 09:49:00
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Non lo compra per cento lire, spende cento lire, per un passaggio verso linvisibile, un viaggio iniziatico, di conoscenza attraverso lesperienza del male del peccato e del dolore della paura del rischio di ciò che anche in tutto questo comunque è presente, lamore, Sally che, col suo tamburello, fa vibrare invitando al viaggio, anche a costo di abbandonare il saggio e il conosciuto, ovvero i consigli materni. ( assomiglia alla storia di Adamo ed Eva e del Serpente). No, non trovi? Nando, per me il pesciolino doro rappresenta la capacità di riconoscere il miracolo della vita nella sua totalità, nel singolo elemento; questo dono elimina, ma sempre a gran fatica, il dominio della ragione, che non fa che individualizzare, estrapolando da tutto il contesto, assegnando nomi, categorie, valori e giudizi. E rende, questo dono, luomo, al se stesso più autentico potente e vero, Capace di percepire la realtà, certo attraverso i sensi, come sensazione profonda; ad essa connesso, da se stesso anche, causata. Grazie per i vostri interessanti spunti e preziosi commenti.
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Nando
- 16/08/2016 20:03:00
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Ciò che leggo con interesse nella tua scrittura poetica, è questo "servirtene" per traversarla: essa ti serve per andare incontro a te stessa (non in senso psicologico; o meglio: psicologista), per scoprirti, per ritrovarti, la ricerca di una "chiaroveggenza" di questo esistere nel mondo, che in te però non si connota in chiave esistenzialista, ma piuttosto si sbilancia verso una spiritualizzazione pluridimensionale non deprivata dei sensi fisici. Credo che su questo filo interpretativo io legga lattingere nella Natura del tuo immaginario metaforico. La mia lettura è probabilmente eccessivamente soggettiva ed errata, me ne scuso con te e con i tuoi lettori.
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Franco Bonvini
- 16/08/2016 16:54:00
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Mai ascoltato Sally? di De Andrè.. Il pesciolino d oro costa 100 lire, ma è cieco e se gli monti in groppa sparisci in un baleno
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