Fugace nome.
Vulnerabile.
Leggero....
Velo senza mollette al filo steso.
Caduca corolla di soffione
al vento esposta.
Nel flusso del tempo
numerosi nomi comuni
mi percorrono
Il primo: Bambina
Rosa veste del primo vagito
in virtù della vagina.
Bambina di......
Poi la successione:
Moglie di.....
Mamma di....
Impiegata di.....
Tra le righe, delle bianche pagine di quaderno
Copertina nera come il peccato
In cui segreti mi narro.
Cerco il mio nome.
Quello vero d'individuo.
Da padrona lo indosso
Abbiglio l'anima di lui.
Nel percorso del mio narrare
Da coppa di puro cristallo
degusto la mia unicità
Un sorso per riga.
Finché ebbra
distruggo tutto in un falò.
Onde evitare dell'incomprensione
la cicuta amara.
Serenella