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Guardo il balcone

là oltre la strada

-un vaso di gerani, uno sgabello-

un cane è chiuso fuori

in punizione

fissa i vetri sbarrati

immobile in silenzio aspetta,

forse non sa la sua colpa

ma festoso e umile

accetterà il perdono.

Come quelle spose

- così tante -

umiliate tradite offese,

ma sempre là

immobili e fedeli  

ad attendere

la distratta carezza

ad accontentarsi

di un osso spolpato

d’amore.

 Ivan Pozzoni - 07/01/2018 15:35:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Mi interessa molto.

 Fiammetta Lucattini - 14/09/2016 11:17:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

La tua splendida similitudine, dolorosa e vera, pervade questi versi "felici".

Un abbraccio

 Jacob l. - 13/09/2016 14:12:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Sara, che immagine densa di verità. Come un osso spolpato... e hanno il coraggio di chiamarlo amore
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