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al testo di Klara Rubino
Cinque intere rivoluzioni, il mio angelo
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Delicato il fruscio d’erba giovane Lungo il braccio e all’interno Sul velo più sensibile e chiaro, Questo solletico fresco e gentile Dal soffio di quale angelo viene? Perché c’è un angelo, ora, qui, Sto per aprire gli occhi Sta seduto, è notte, al mio fianco. Tra la gioia il terrore L’entusiasmo, il dolore L’ho partorito io Questo biondo cherubino! Poi, sospesa come un sole e Come una quercia stavo e Allungavo le radici. Cinque intere rivoluzioni Ruotando su me stessa Intorno, in tondo e sempre Più ricca e profumata è Questa primavera che Mi chiede soltanto In quiete e silenzio Di sollevare il lenzuolo E farle spazio, Quanto più piccolo possibile…
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Fiammetta Lucattini
- 10/10/2016 11:06:00
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Attraversi sensazioni e sentimenti apparentemente confusi come sono quelli legati allesperienza della maternità. Per tre volte sono stata rapita in questo mondo di sensazioni rapide ed esaltanti. Un abbraccio
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Klara Rubino
- 07/10/2016 09:15:00
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È la luce senza fine della miracolosa dolcezza della mia bambina: era lei di notte ad accarezzarmi linterno dell avambraccio per chiedermi senza parlare di dormire nel mio stretto abbraccio, lei che il 5 ottobre ha compiuto 5 anni. Sono davvero contenta se sono riuscita a "lasciarvene" un po! Grazie Franca per il tuo commento, prezioso assai.
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Franca Alaimo
- 06/10/2016 21:44:00
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In questa poesia Klara esprime un sentimento complesso, che assomma in sé lelemento onirico, la tensione percettiva dei sensi, e il ritmo del tempo e delle sue stagioni. Tutto ciò sembra approdare al miracolo di un parto quasi divino, in cui infanzia, angelicità e santità della poesia si inscrivono nella stagione della rinascita primaverile. Resta una sensazione di luce un po stordente.
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