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al testo di Maura Pot
Santa imperfezione
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Son balbuziente e scrivo per difetto, nelle parole toniche sciolgo la desinenza in sibili traslucidi tra le radici secche. Scelgo gli assiomi -logici ed essenziali- e mastico sillabe atone come tabacco indiano o canna da esportazione. A scongiurare rischi di interpretazione, respiro a lungo soffiando sulle mute e porto a spasso la kappa con la chiesa, la china con la chiusa. Sul foglio bianco, -docili ed accorte- le claudicanti mie parole, si stendono su versi piani, sdruccioli e tronchi. Ma gridano vendetta le labiali e la tastiera complice compone strofe di pappe e pioppi, babbei e bubboni, come una sfida catartica alla santa imperfezione.
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maura poti
- 30/04/2010 13:45:00
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; ) Grazie, Rob! P.S. Aliza sono sempre io!
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ro. per.
- 30/04/2010 08:26:00
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Bel divertissement, una goduria per chi ama Palazzeschi, o Rodari, e inoltre ... nel leggerla le mute aspirate mi hanno stimolato un neurone che aveva conservato memoria di letture liceali: Chommoda dicebat, si quando commoda uellet (del più scapestrato e sturm-und-drang poeta della latinità, grande maestro di acidi sfottò)
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aliza
- 29/04/2010 20:01:00
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No, dai, Nando, colta proprio no! Anchio di metrica non ne so molto, diciamo che ho un pò improvvisato... Grazie!
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Nando
- 29/04/2010 11:52:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Complimenti! Ben composta, arguta, divertente, saggia (dalla corretta interpretazione di Loredana)...e colta! Una guida alla lettura aiuterebbe una fruizione immediata per chi, come me, non ha basi di linguistica("reato" dignoranza per un frequentatore di parole).
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maura potì
- 29/04/2010 08:07:00
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: ) Grazie Loredana, sono sempre sicura delle tue interpretazioni...non ho bisogno di "soffiare sulle mute", dunque ; )
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Loredana Savelli
- 29/04/2010 06:38:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Leggendo affiora un sorriso, che non esclude una riflessione più seria: la "santa imperfezione" ci salva dallarroganza e nello stesso tempo ci fa determinati nel dire, esprimerci, difenderci.
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