A nord di dove sto
lungo le mura poche panchine
pochi alberi su cui non crescono più i licheni
e asfalto.
Più in là il parcheggio è solo assenza
assenza del boschetto che si faceva selva inesplorata
dove si andava a costruir sentieri
verso l' albero da fumare, coi suoi rametti cavi
o a caccia di ragni,
ne avevi tanta paura da stringermi
o ancora a infilarsi la mano nelle mutande
per scoprire l' effetto che fa.
Eri così bella, la prima bellezza, l' unica.
Non mancavano gli indiani..
il grande edificio dietro il parcheggio nasconde il campo che era,
la segheria di via Paal,
le scalate con incosciente disattenzione alle enormi cataste
e il proteggerle dai loro assalti.
Più in giù il lago era il sogno da navigare.
E casa era il luogo sicuro.
Oggi è tutto più a nord
sempre più a nord
dove sto andando,
verso casa,
dove niente potrà più bruciare questo cuore
perchè diverrà cenere.