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al testo di Giovanni Bartezzaghi
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A LEA
Passan piano le ore nel ricordo di remoti giorni d'allegria, d'amore e di dolore nell'illusione che tu ritorni.
Ma al lento fruir del tempo soffro e più non sento grattare all'uscio e guair dietro le porte; piange ora la vita ... sorride sorella morte.
E così, per ore e ore mi sento triste e solo e la mente mia viaggia, tra i ricordi di remoti giorni di sogni, d'amore e di dolore nell'attesa che tu ritorni.
E sul fare d'ogni sera nel blu stellato perso, scrivo il nome tuo acceso di colori ardenti e fino a notte tarda rivivo attimi struggenti.
Ma al chiaror dell'alba il nome tuo svanisce e la mente mia viaggia, nei sogni di remoti giorni di gioie, d'amore e di dolore nell'indarna attesa che tu ritorni.
Triste e lento passa con il mio dolore il tempo, nel vuoto infinito ... con il mio tormento.
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