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Dove siamo rimasti

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Assimilo nel buio la tua luce,
te la offro come cibo,
ripetendo: io-te,
il desiderio di contatto, 
di pulviscolo, uno sguardo,
dove siamo rimasti
senza braccia-
 
Se avessi tolto prima  la cornice 
ti sarebbe apparsa nel perimetro la tela
con il colore originale dello sfondo,
il rosso carapace della cocciniglia,
dove tutto si trasforma e viene fuori
lo splendore della vista, nel ritratto
di ceneri e silenzi, fioriture, 
una stradina verde  per l’anticipo del vento,
l’adagiarsi di ogni lembo, e solo dopo
l'arrivo delle  mani, dappertutto,
il lungo viaggio delle voci
avanzate di ritorno, le scoperte,
gli accostamenti alle pareti, 
le praterie, il tuo volto,
nella stanza dei tesori -
 
gemelli muti con l’addome magro
addormentati sul volume di preghiere.
Appena fuori i nostri corpi
 
la sera è l’abbozzo
di un’ala che cresce,
braccia,
alla luce di domani.

 Laura Turra - 20/03/2017 11:07:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Mi piace questo "togliere la cornice per far apparire nel perimetro colore originario della tela". Il senso di qualcosa che rimane intatto e può essere restituito alla vista.
Tu hai un bel dono, Amina. Ti abbraccio

 Gil - 19/03/2017 22:30:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Ho sempre difficoltà ad interpretare Amina nei suoi versi, poiché lei arriva con il suo poetare da profondità lontane, che inchiodano la logica all’immanente del reale, scartando con la parola in luoghi altri, propri dello spirito; quindi occorrerebbe possedere occhi non di carne per afferrarne il senso, seppure con uno sguardo capace di abitarne la materialità. Allora non rimane che raccogliere l’emozione dell’immediatezza alla lettura, darne un’eco, per quanto indegno pur sempre riconoscente e devoto.
Il dono reciproco dell’amore si fa luce e cibo, nel buio dell’impossibilità di toccarsi perché senza braccia, avviene qualcosa non presente ancora nel tempo, ma che sa di profezia già compiuta: è questo "alla luce di domani" che mi sconvolge, come se confermasse di Amina il mistero e nella grandezza sublime della voce poetica che la caratterizza. Pur in una grande umiltà di voce.

 Leonora Lusin - 19/03/2017 22:22:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Letta già tre o quattro colte senza averla completamente assimilata...
buon segno si rilegge solo quello che ha ancora qualcosa da dirci.

 Franco Bonvini - 19/03/2017 20:27:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Sempre in trasformazione, devono perdere qualcosa per avere le ali.

 Giovanni Baldaccini - 19/03/2017 14:38:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Concordo, Amina, soprattutto la chiusa: bei pensieri.

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