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al testo di Klara Rubino
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Che frastuono d’uccellini! S’avvisano perché è imminente il temporale oppure si godono gli ultimi momenti prima della pioggia?
Sta al poeta interpretare porre un’intenzione umana in uno dei canti del mistero definirlo festoso od allarmato?
Uno specchio appeso al balcone penzola e sbatte contro il muro balugina mentre la luce esterna rimasta accesa lampeggia.
Quando la primavera s’avvicina all’estate gli alberi assumono due colori precisi simultaneamente.
L’acero è rosso e verde giallo e verde il corbezzolo la tamerice del mio giardino ha i rami simmetricamente dipinti di fuxia e verde, anche i sempreverdi come quel tiglio o questo cipresso hanno le punte più chiare a contrasto, d’un verde più giovane, quasi fosforescente.
Tutto vive mi sembra si muova e si venga incontro tranne me, seduta sulla panchina di legno attaccata dal muschio che fumo una sigaretta lentamente, forte
della mia debolezza.
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