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al testo di Federico Zucchi
Restare sullargine
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Restare sull’argine
Restare sull’argine quando l’acqua lambisce il terrapieno, quando le nutrie scavano le fondamenta con prodigiose mascelle da minatore, quando il cielo si abbassa e quasi ricopre la luce precaria del sole.
Restare sull’argine e non ingrigire, senza smettere il balzo del tuffo festoso nel fiume che unisce il resto del mondo.
Solo così il viaggio non si staccherà dal tuo contorno, solo così i messi inviati al confine del globo sapranno dove tornare, perché hai scelto di stare a difesa di un punto senza scansare la piena raggiunta.
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Leonora Lusin
- 29/04/2017 05:42:00
[ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]
Lultima strofa non regge il paragone col resto del testo. non è questione di pensiero ma di lingua non sorvegliata Troppa impazienza per chi si propone di "restare sullargine".
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