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Vita

Le macchioline sul soffitto,
sempre le stesse da mesi,
le mie stelle, qui,
in questa vita di ghiaccio,
scandita dalla luce
d’una finestra che non vedo,
non posso
non posso più…
nemmeno sorriderti,
tu dici che lo faccio,
quando riconosco i tuoi passi,
ritmici battiti nel cuore,
avvicinarsi al letto,
poggiando buste
piene di pensierini per me,
così li chiami tu,
sento un fruscio… un libro!
La tua voce brocca i versi,
di una bella poesia,
la conosco… è di Alda!
Non posso sorriderti,
tu dici che lo faccio.
Amo la vita.


20-05-2010
© copyright 2010 Matteo Cotugno “PoesiAnima”

 Matteo Cotugno - 21/05/2010 00:03:00 [ leggi altri commenti di Matteo Cotugno » ]

Grazie Maria... ho usato appositamente il termine broccare per arricchire, come si fa con fili d’oro e argento, le parole usate per una persona immobilizzata a letto e sofferente... una scelta nata spontaneamente nella prima stesura... e che ho lasciato perchè ritenevo molto pertinente...

 Maria Musik - 20/05/2010 22:46:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Forse perché é un’esperienza che ho vissuto (di recente, dalla parte di quelli che portano "pensierini" ma in passato, per un periodo, anche da quella di chi può solo guardare le macchie sul soffitto) ma questa poesia mi ha fatto accapponare la pelle.
Rende in maniera angosciante lo stato di chi c’é malgrado un coma o una paralisi o una grave depressione lo inchiodino in un letto e la sua, incredibile, determinazione a vivere.
Di solito non amo la scelta di vocaboli desueti ma, in questo caso, l’uso del verbo broccare mi è piaciuta: tessere, come prezioso ordito, parole amate che riportano in vita l’amato!

 matteo - 20/05/2010 20:26:00 [ leggi altri commenti di matteo » ]

ghiaccio per indicare una condizione di impossibilità al movimento come in un corpo ghiacciato

 Francesca - 20/05/2010 18:53:00 [ leggi altri commenti di Francesca » ]

Perchè vita di ghiaccio?
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