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al testo di Elisa Falciori
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Che forma avrà l’universo? Un cerchio armonioso o un appuntito triangolo?
Un rassicurante quadrato o un accogliente ottagono? È dentro quelle strane alchimie di morte e vita di stelle e pianeti senza inizio e fine che viaggiano risa e pensieri lacrime ed estasi amorose?
Chi mi presenterà il conto per questi giorni di speranza che ancora vivo? la memoria è piena di asterischi il corpo bello senza sapienza...
Oh, mio Dio, Ti offro le mie paure Le preghiere che non so dire quel singhiozzo profondo e silenzioso che arriva se penso al futuro. Hanno dita di ghiaccio le carezze d’inverno… |
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