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al testo di Antonietta Depalma
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Scende la sera, la pace vien ad abitar le mura. Alla soffusa luce della candela, dell'oca, la bianca piuma stringe tra le sue dita Racconta la nostalgia, la gioia, i ricordi e l'amore. Lunga è la notte dello scrittore che vive due volte: nella realtà e nelle parole.
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Antonietta Depalma
- 06/06/2017 21:44:00
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Grazie. Era esattamente questo che desideravo trasmettere. Nei miei versi, tendo un po a scostarmi dai tempi odierni e mi lascio influenzare dalla ricerca del passato,delle sue forme di bellezza e di valori che, attualmente, sembrano perduti
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Alberto Becca
- 06/06/2017 21:32:00
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Il testo appare profondamente romantico, evocatore di atmosfere sentimentali e culturali forse legate ad altri tempi, ad epoche ormai lontane, a stili di vita perduti, a personaggi molti dei quali dimenticati: sicuramente interessante il concetto di vita "parallela" dello scrittore/poeta (che vive sia nella realtà quotidiana sia nelle parole frutto del suo istinto, ispirazione, sforzo, pensiero..) E un testo contro-corrente in una realtà dominata dal tecnicismo e dal superamento dei ricordi, da luci abbaglianti e da ritmi velocissimi. Apprezzabile e condivisa la concezione di scrittura-apportatrice di bene, di pace, di positività, di serenità, possibilmente anche di gioia
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Antonietta Depalma
- 06/06/2017 19:25:00
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Son contenta se ti sia piaciuta, è dedicata a tutti gli scrittori che, direttamente o incidentalmente sono entrati e continuano ad entrare nella mia vita...
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Leonora Lusin
- 06/06/2017 19:10:00
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Caspita Antonietta ma allora le piume cerano davvero. Anzi la piuma. Più di due volte. Scrittura seducente.
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Antonietta Depalma
- 06/06/2017 17:03:00
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Grazie :-)
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Salvatore Pizzo
- 06/06/2017 16:45:00
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Bella la chiusa... Un saluto
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Auro d’Arcola
- 06/06/2017 14:48:00
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Ottimo esordio...
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