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Tristezza

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Non se ne va la tristezza
dalle labbra di un sorriso
resta
imbastita tra i denti
o sulla punta della lingua
lacrime senza inizio
e senza fine
cristalli con radici nelle ciglia
esiliati e vibranti
tra le corde vocali.
Imperfezione dell’anima
antiestetica
come il grosso neo
che ho sul collo.

“Via, via! Togliere, togliere!”

disse il medico
porgendomi un biglietto
col numero di telefono
del chirurgo.

 Fiammetta Lucattini - 31/05/2010 10:28:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Per fortuna la tua bravura non finisce mai di stupire. Io posseggo due nei impegnativi che spero di non abbandonare fino all’inevitabile passaggio. Un abbraccio.

 ro.per. - 30/05/2010 21:19:00 [ leggi altri commenti di ro.per. » ]

una bella struttura, la macchia dell’anima, tristezza, bruttura, privazione, poi, con un brusco ma efficacissimo salto metaforico, la soluzione: non medica, ma chirurgica

chi mi sa indicare un chirurgo per l’anima?

 Loredana Savelli - 30/05/2010 10:16:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

I nei fanno parte del paesaggio dell’anima, come di quello del corpo. Il chirurgo? Prima di farsi mettere le "mani addosso" cercare di capire se è veramente bravo e se l’intervento è risolutivo. Cosa conta l’estetica di fronte ad una costante di noi, un "difetto" in cui ci riconosciamo? (E che ci "serve" per ridimensionarci?)
Lo so, il commento potrebbe sembrare inopportuno, la metafora su cui ho insistito potrebbe non essere gradita all’autrice, ma l’intenzione è di leggere tra le righe.

La poesia è costruita come sempre con maestria, rimandando a significati che oltrepassano la mera evidenza.
Ciao Lorena
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