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al testo di Loredana Savelli
Il lusso della poesia
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Emanava lo stesso silenzio dei cortili d'estate, interrotto dalle cicale. Non preannunciava eventi, invitava a gustare i dettagli: il pignolo ripetersi della fisica delle onde. Era un flusso. Che si fosse come sospesi tra coscienza e desiderio era materia di psicologia. Rimanere nel non-tempo del ricordo, inappartenente, era il suo specifico. Avevano avvertito: nell’otium il probabile, nel negotium il reale.
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Laura Turra
- 20/07/2017 08:11:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Molto, molto bella! Ciao Loredana e concedici ancora splendori come questo.
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Leonora Lusin
- 20/07/2017 05:12:00
[ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]
Meravigliosa Loredana.La poesia, un dono. Nessun lusso fu mai, più necessario.
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Alberto Becca
- 19/07/2017 21:14:00
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Non sono abituato a esprimere commenti "ridondanti" o eccessivamente elogiativi, pero le "dolci forzature dei giorni segnati sul calendario" sono una vera perla e come tale impreziosice tutto lo scritto: il quale "si commenta da se"ed è anche educativo poichè la "legge del presente" è assai piu utile delle tanti leggi, leggine e decreti in circolazione. Siamo oltre la fisica, cioè nella meta-ultra-fisica o nell astro-fisica (intesa come un astro che illumina la fisicità e unicità della vita)
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Klara Rubino
- 19/07/2017 19:34:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Egregia! Evidenzio
Esse emanavano lo stesso silenzio gratuito che sale dai cortili delle case con la noia canterina delle cicale.
...ma è tutta così bella!:-)
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Salvatore Pizzo
- 19/07/2017 17:56:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Un"lusso"anche questi tuoi versi, così densi e grondanti di quel sentimento che ne fa arte della nostalgia... Apprezzati moltissimo: "Ci era stato detto che nell’otium si vede il probabile e nel negotium si misura il reale." Ma è tutta così bella... Un saluto
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Ferdinando Giordano
- 19/07/2017 17:09:00
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Brava. E bello leggere così belle cose. Grazie.
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