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Le mani non accarezzano piu’

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I vecchi sono soli.

Inseguendo 

Sogni sognati nelle ore

Di albe antiche

Piangono ad occhi asciutti

Il destino

Dei viventi nel  sole opaco

Dei giorni contati 

E la vigliaccheria del tempo

E i minuti interi lunghi un'ora

E la storia. La loro storia

Corrosa come la pelle

Come le mani che non accarezzano

Piu'.

Davanti al muro invalicabile 

I vecchi sono soli.

 Jacob l. - 03/09/2017 21:39:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Per valicare un muro occorre la forza. Di corpo e di mente. Il muro e’ la resa, a che cosa? A tutto. E’ impotenza che lascia i vecchi, i nostri vecchi, in balia della vigliaccheria del tempo. E della solitudine passiva che si e’ impossessata di quel che resta della loro vita.
Grazie per il tuo commento L.L.
J.

 Leonora Lusin - 03/09/2017 17:01:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Eccellente musicalità.

Piangono...
E la storia. La loro storia
Corrosa come la pelle
Come le mani che non accarezzano
Più.
Davanti al muro invalicabile

Misteriosa rimane questa immagine: muro invalicabile
Di muri invalicabili è colma la nostra mente, il vallo di Adriano, la muraglia cinese e Mura invalicabili di fantasia...

La trama di La fine del mondo e il paese delle meraviglie è composta da due storie parallele che inizialmente non hanno nulla in comune, ma che da circa metà narrazione in poi prendono a convergere ed intrecciarsi sconfinando alla fine l’una nell’altra.
Il protagonista de La fine del mondo è un uomo appena arrivato in una città cinta da alte mura che impediscono agli abitanti di uscire, tenendoli al sicuro dal mondo esterno. L’uomo, che non ricorda nulla della sua vita passata, viene costretto a separarsi, come consuetudine per i nuovi residenti, dalla sua ombra e gli viene assegnato dal guardiano il compito di Lettore di sogni. Questo lavoro, svolto nella biblioteca pubblica, lo costringe a leggere il contenuto dei crani di alcune creature defunte che pascolano nei prati della misteriosa città. L’uomo inizia ad abituarsi alla sua nuova esistenza, anche se con la sua ombra morente è deciso a fuggire, finché non comincia a comprendere la natura della città e a nutrire dei sentimenti nei confronti della sua compagna di lavoro.

Il paese delle meraviglie vede invece un cibermatico, un uomo in grado di immagazzinare e criptare informazioni nel proprio cervello, alle prese con un grosso complotto che porterà alla "fine del mondo", secondo quanto gli spiega lo scienziato che lo ha trascinato nei guai. Infatti la procedura di shuffling, che cripta i dati basandosi su un parametro univoco del cervello del protagonista, ha innescato una reazione a catena capace di capovolgere la realtà. L’uomo dovrà sfuggire al Sistema e alle grinfie degli Invisibili per giungere all’unica possibile conclusione della sua esistenza.

Haruki Murakami, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, traduzione di A. Pastore, Baldini Castoldi Dalai, 2002, pp. 443,

Mura invalicabili. Di mura invalicabili è fatta la più intima nostra essenza.Quando si comincia ad intravvederle si è in cammino ormai da tanto tempo...la pelle è riarsa...le mani non accarezzano più

Forse un’immagine edulcorata di sè stessi, forse un concetto obsoleto come il futuro...

 Laura Turra - 01/09/2017 23:54:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

È magnifica. Grazie Jacob!

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