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al testo di Abraxas
Foci di voci (scritta insieme ad Antonia Vono)
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Distici mistici niente acrostici siamo tossici dell'appartenerci foci di voci nemmeno croci agli incroci del viaggio. Solo luci intermittenti che accese spengono il sole. Forse il tempo può incurvarci stingerci trasformarci ma rimane il nucleo il riconoscersi il ricostruirsi identici (di)mostrarci forse sporgendoci come vertigini impaurirci...soffrire nel claustrofobico (con)tenersi luci di notte ad alleggerirci i sogni e soli di giorno nel ricongiungerci nel verso corretto detto e ridetto a dispetto di tutto rimarsi a morsi o stringersi al petto i respiri calarsi nel pozzo dei mali e respirarsi a fari spenti e poi scoprirsi più forti di tutto. Amarsi e volersi cosparsi di sale o di viole dispersi e riuniti al momento giusto.