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al testo di Laura Turra
Ha mutato i giorni
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Ha mutato i giorni settembre con richiami di pioggia e l'estate scomparsa dalle città e dai volti. I passeri si confondono in un cielo che ha perso il colore. Le stelle svuotano la notte lasciando brividi d'abbandono. Si fanno avanti forti i ricordi a rendere più acute le assenze. E’ stato un sogno breve come questo tempo che passa e sempre toglie qualcosa. E c'è una solitudine del mondo e nostra a cui ancora non siamo giunti.
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Laura Turra
- 12/09/2017 04:34:00
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Fausto, è sempre un piacere accogliere i tuoi commenti. Grazie, dal cuore. Ti abbraccio
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Fausto Torre
- 11/09/2017 22:19:00
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il transito dal senso di perdita soggettivo, ma riflettente così che il lettore possa entrare e riconoscere senza difficoltà gli abitanti di questo ambiente mutato, a un senso di perdita universale e sconosciuto, in qualche misura temuto e inesplorato, trova la sua via espressiva e colpisce
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Laura Turra
- 11/09/2017 13:49:00
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Amina, grazie della tua lettura, sempre attenta e apprezzata. Sei così cara che sempre sai arrivare al cuore. Un abbraccio
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Amina Narimi
- 11/09/2017 13:33:00
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L’estate è scomparsa Il cielo ha perso colore, labbandono della notte I ricordi acutizzano le assenze. Tutto, come scrivi tu, sottrae, toglie qualcosa. Eppure, se alla solitudine del mondo e nostra non siamo ancora giunti, una speranza c’è per fare profondo vero di quel vuoto, diminuire ancora affinché lui cresca ..
Mi scuso se ho male interpretato, ma così mi arriva al cuore la tua Poesia, che amo
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Laura Turra
- 11/09/2017 10:45:00
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Nessun commento mi annoia, Leonora. Men che meno quelli che mi aiutano a imparare (la metrica: questa, per me, sconosciuta!). Ciao e a presto
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Leonora Lusin
- 11/09/2017 10:36:00
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Intensa, spirituale. per ragioni metriche siam e non siamo..la solita noiosa...
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Laura Turra
- 11/09/2017 08:03:00
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Caro Alberto, davvero grazie per il tempo che dedichi alla lettura e al commento (sempre acuto e garbato) dei miei testi. Sei una presenza importante. Un carissimo saluto
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Alberto Becca
- 11/09/2017 06:15:00
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Molto suggestivo e significativo il richiamo alla natura, al fluire del tempo (Settembre) in rapporto alle presenze-assenze sia interiori che esteriori, nel mondo circostante. La storia e la memoria confermano che vi sono attimi, giorni, stagioni in cui la solitudine si fa piu estrema, diviene quasi insopportabile, evidenziando come l ambiente puo influire molto in questa percezione. E una solitudine non solo fisica, ma morale, spirituale, affettiva, sentimentale, esistenziale. La solitudine personale, profonda, la solitudine dell anima non si puo combattere: si puo solamente alleggerire, rendere meno penosa e piu umana attraverso versi poetici delicati e confortanti come i Tuoi
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Franco Bonvini
- 10/09/2017 13:58:00
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Grande Emily.. dello spazio ne han parlato molti, per la merini è qualcosa in cui dolcissima muoversi ferita, cantare, errare.. quello di Emily invece è un a bisso
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Laura Turra
- 10/09/2017 13:48:00
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Grazie Franco, per la tua visita. Nando, la tua lettura mi riempie di gioia, per la vicinanza di pensiero. Grazie, grazie.
Ecco per voi, la mia amata Emily (J1695): "Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte, eppure tutte queste son folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’ anima al cospetto di se stessa: finita infinità."
Un abbraccio a entrambi.
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Franco Bonvini
- 10/09/2017 10:22:00
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Cè tempo però. Ancora non siamo giunti.
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Ferdinando Battaglia
- 10/09/2017 10:20:00
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Cè allo struggimento delle assenza vissute con un acuto dolente del cuore la consolazione della memoria e, malgrado il ritorno di settembre - potente limmagine che dà quella parola: "volti", eleva la riflessione dalleffimero alle profondità esistenziali di ciascuno - ancora del sogno si salva labbandono di cielo notturno privo di stelle, ma pur sempre di un cielo si tratta sopra un mare di desolazione; ma la chiusa deflagra tutta la suo potenza dirompente di senso: nulla ancora è davvero morte finché il respiro non ci separerà definitivamente dalla vita, detta o scritta, lultimo respiro sulla soglia della morte o nellatrio delloblio della memoria. Ecco allora la radicale solitudine, la vera e ultima solitudine, linverno che gelerà o il corpo o lanima oppure entrambi. Poesia bellissima, scritta com magistrale regia.
Un tantissimo abbraccio
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