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al testo proposto da Loredana Savelli
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Città snella magra e luminosa
che fai calare nel marmo la rosa che ogni uomo porta prigioniera città dell'anima calma e numerosa su ogni portico atrio scala stanza città di vicinanza e lontananza quale segreta fonte silenziosa sei tu per me così diversa e rara così lontana e nel viso chiara? E dire che in te scopro l'anima mia nera come l'Africa nel suo mistero che ogni notte porta e dove spero l'anima mia nuda espropriata negli ambulanti cupi di saudade che ti contemplano neri di paura dov'è la piazza l'urlo di popolo che ha forgiato il sogno del poeta la lingua aspra e dolce del profeta? Firenze guarda lucida tranquilla offre solo se stessa nel silenzio a noi rifare il suo rinascimento. |
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