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al testo di Klara Rubino
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Rosea e distesa, L’acqua marina Se ne sta placida A contemplare il tramonto, Come femmina rinfrescante; Un uomo le sta davanti, Tendendole un braccio: E’ questa terrazza di cemento, Dall’asciutta ringhiera Tirata a lucido; così L’umano si offre all’immenso, L’infinito a ciò che Già è stato compiuto.
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Klara Rubino
- 29/10/2017 11:33:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Grazie infinite per i vostri meravigliosi commenti che colgono e aggiungono preziose visioni al testo! Leonora...ero in muta!
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Salvatore Pizzo
- 27/10/2017 20:06:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Ci colgo elementi di profonda spiritualità, espressioni che traspaiono da una metafora che ci vede creature, ammiranti ciò che è perchè ha da essere, ma non per questo rinunciano a vederne lopposizione tra diverso sentire per diverso genere: il femminile è mare, il maschile una riflessione ricercante un ponte, un tramite. Ein questi momenti di bonaccia che tutto ciò determina il respiro infinito degli individui aspiranti alla compiutezza... Molto, ma molto filosofica ed apprezzata espressione di poesia trasudante misticismo.... Ciao
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Annalisa Scialpi
- 27/10/2017 19:40:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Bello il parallelo della materializzazione dello yin e yang...
Azzeccata lintuizione della filosofia che regge la geometria del mondo.
Un punto fermo, questa poesia!
Un caro saluto
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Antonio Aiello
- 27/10/2017 17:26:00
[ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]
"L’umano si offre all’immenso,
L’infinito a ciò che
Già è stato compiuto."
Lumano si offre allimmenso come a voler effondere quel che è stato compiuto, come a volerne ricevere unoopportunità di ampliamento di senso, di comprensione?
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Jacob l.
- 27/10/2017 14:59:00
[ leggi altri commenti di Jacob l. » ]
Bella limmagine e la riflessione. J.
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