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Il masso

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L’angoscia è quel masso

che non varca la cima.

Il macigno che grava

sopra il petto la notte.

Una vicenda antica

mai smarrita nel tempo

la condanna di un dio

all’eterna fatica e

lei come una di casa

ecco che si presenta

senza preavviso, a cena.

Ha una struttura forte

mi obbliga a sostenerla

nel buio farnetica

profetizza sciagure

non risparmiando insidie

a tutta la famiglia. 

La nutrono quei sogni

in cui tento la fuga.

 Alberto Becca - 30/10/2017 23:07:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Se fossi uno psichiatra (o psicologo) direi che è un compendio dottrinale; se fossi un utente direi che è un racconto magistrale; se (come in effetti è) fossi un profano direi che in questa lirica la poesia va oltre se stessa, esce del suo guscio per spandersi e sovrastare la realtà; è un testo (non ostante il titolo) di una incredibile leggerezza ma che al tempo stesso è esplosivo e dirompente, graffiante, tagliente e mirabilmente efficace nel portare alla ribalta una delle problematiche piu’ drammatiche del nostro vivere quotidiano

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