LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Klara Rubino
|
||
Immortalità
Protetti dalla saliva del cielo si spostano in altro luogo i monti di Rododendro dal velluto fluorescente.
Amalgamiamo il miele che vi è nato con l’incorrotta immortalità, che, nel soffio del nostro abbraccio evapora dalla liscia pelle e, rapidamente con la saliva questo miele diventa Idromele.
Tra le betulle saliva l’azzurro. Scendeva quell’ambra che le accarezza.
Estatici e nudi diamo il via al passeggio delle nuvole, nel Tempo ciclico dell’acqua.
Caldo è l’orizzonte. Scostiamo la sorgente: è nostra!
Il tuo miele cristallizza nel suo scivolare e qui io sono corteccia.
Qui t’offro di restare come in paradiso. Nella danza otterremo anima, non altro che alta e sottile acqua sorgiva.
Il Soma è di lei in lenta attesa come un frutto senza pelle.
Sul mio velo Eterno non c’è nulla da sapere se non che è il nostro. L’aria è a tenerci legati. Tu, mio, sei.
tratta da L'Estatico Idromele
Scostiamo il velo azzurro Al soffio del tuo passaggio si spostano le nuvole Questo è il luogo del mio paradiso Alte e sottili betulle senza corteccia, Non c’è nulla da cui debbano proteggersi Ed offrono una pelle liscia da accarezzare.
All’orizzonte monti dal fluorescente velluto. Qui sei nato tu miele di Rododendro Ambra, frutta, aria incontaminata E acqua sorgiva che Rapidamente evapora e cristallizza.
E’ una calda danza il tuo lento scivolare Nel Soma, amalgamiamo Con il sapere dell’attesa La saliva, otterremo L’estatico idromele E l’immortalità.
E noi non vogliamo altro che restare qui Nudi e abbracciati come miele e saliva Acqua di sorgente nell’Anima mia legata Ad un Tempo Eterno Che è nostro. |
|