LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
Conversazioni con Proust

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

CONVERSAZIONI CON PROUST

Antologia a cura di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani

LaRecherche.it, 10 luglio 2011

A 140 anni dalla nascita di Marcel Proust

 

Apri/leggi/commenta l’eBook (è gratuito):

www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=84



Testi di:

 

Franca Alaimo, Marzia Alunni, Marco Aragno, Leopoldo Attolico, Giorgio Bonacini

Annamaria Bonfiglio, Giuliano Brenna, Maria Grazia Cabras, Maria Grazia Calandrone

Domenico Cara, Maurizio Cucchi, Sergio D’Amaro, Rosaria Di Donato, Stelvio Di Spigno

Donato di Stasi, Marco Ercolani, Flavio Ermini, Gabriela Fantato, Giò Ferri, Alessandro Franci

Mario Fresa, Maria Grazia Lenisa, Alfonso Lentini, Giacomo Leronni, Oronzo Liuzzi

Roberto Maggiani, Luca Minola, Maria Pia Moschini, Roberto Mosi, Maria Musik

Eugenio Nastasi, Giuseppe Panella, Guglielmo Peralta, Roberto Perrino, Paolo Polvani

Paolo Ruffilli, Anna Ruotolo, Daniele Santoro, Loredana Savelli, Giovanni Stefano Savino

Maurizio Soldini, Antonio Spagnuolo, Lorena Turri, Liliana Ugolini

 

L’eBook è illustrato dalla riproduzione fotografica

di opere pittoriche dell’artista padovano Toni Salmaso



INTRODUZIONE

Giuliano Brenna e Roberto Maggiani

 


Per LaRecherche.it festeggiare Marcel Proust a 140 anni dalla sua nascita è un moto spontaneo di riconoscenza verso quest’autore, che scaturisce da una simpatia tutta umana, sbocciata a partire dalla lettura della sua opera À la recherche du temps perdu. La spinta iniziale che ci ha posto nell’orbita di Marcel, ci è stata data da lui stesso. Mentre stavamo passeggiando per il bosco della lettura, ci siamo imbattuti in una radura soleggiata, dove personaggi ben delineati, in caratteri e azioni, uscivano dall’ombra tutt’intorno, aprendo discretamente, con la loro materializzazione, l’ingresso ad un altro mondo, dove ci siamo trovati a nostro agio; sperimentavamo la circolarità, la continuità e la relatività del tempo, anche noi distribuiti, dal Narratore, su più dimensioni, nello spazio immaginario della memoria.

 

Ci siamo accorti che rimanere in orbita attorno a Proust era diventato necessario, se volevamo vedere bene, senza illusioni, il mondo della letteratura contemporanea. Non siamo certo noi, arrivati per ultimi in questo arcipelago letterario, con equilibri così delicati per le piccole creature, quali anche noi siamo, a dover indicare le sue contraddizioni. Ci limitiamo ad osservare, e a tenerci a distanza dalle azioni di molte imponenti creature letterarie che qui vivono ben alimentate da salde strutture editoriali, le quali permettono, da una parte, in positivo, l’elevazione della buona scrittura agli onori degli altari letterari, dall’altra, in negativo, l’elevazione di un mondo di libri usa e getta, fondato sulla sola necessità di vendere.

Orbitare intorno a un autore come Proust è sicuramente una opportunità, per tenersi a debita distanza dalle false letterature, la scrittura proustiana è un ottimo termine di paragone, anzi, un esigente termine di paragone. Il pianeta Proust è oggettivamente indistruttibile, inattaccabile; non è facile innestarsi in orbite stabili intorno al mondo Proust ma una volta fatto è difficile uscirne, ammesso che si voglia provare a farlo. Ci pare significativo ciò che afferma Donato di Stasi in alcuni suoi aforismi proustiani qui pubblicati, ne riportiamo uno: La vera grandezza di Proust consiste nell’aver creato un mondo per tutti e per nessuno. Ha diluito in centinaia di pagine la propria materia narrativa per poter attraversare tutti i paesaggi umani, morali e immorali. Disinteressato alla blandizia melliflua, ha chiuso a chiave ogni pagina con serrature non impossibili da scardinare. Al lettore, anche al più insignificante, chiede di capire, non di riempire il tempo.

 

Il giorno in cui pubblichiamo questo eBook è il compleanno di Marcel Proust, ma se Proust non fosse nato, se Proust non avesse seguito la sua aspirazione ad essere scrittore, se si fosse fermato, deluso, davanti ai suoi cassetti pieni di fogli scritti (Se avessi qualcosa di pubblicato, ve lo avrei fatto avere, ma finora ho riempito solo i cassetti, scrive a Marie Nordlinger), se, amareggiato dai rifiuti ricevuti alle sue richieste di pubblicazione, avesse stracciato la sua Opera, quanto sarebbe rimasta monca la letteratura mondiale di tutti i tempi? Eppure noi non ce ne saremmo accorti, esattamente come non ci accorgiamo di quanti Proust mancano all’appello, o mancheranno; semplicemente perché non ce l’hanno fatta, o non ce la faranno, a prevalere su vari mostri editoriali che stritolano o salvano chi gli pare in base alla loro convenienza. Ma la letteratura che non avremo mai e che potevamo avere ci mancherà? Chi ce la ridarà? Nessuno! È persa. Ma nella storia della letteratura mondiale abbiamo tanti scrittori bravi del calibro di Proust, non ci bastano forse? No, perché quel senso di vuoto nel Genio della letteratura è già oggi percettibile dalla sensibilità dei lettori più esigenti e da chi si addentra nel mondo della scrittura senza smanie di arrivismo; è un disagio interiore, una incompletezza latente, che può essere, solo in parte, sedata dalla lettura di autori quali Proust e può invece amplificarsi quando si leggono autori venduti sui banchi delle librerie-mercato come fossero polli o zucchine. Ma si va avanti sperando che il mondo della letteratura riconosca, accetti e persegua la buona scrittura e pur nel marasma del tutti pubblicano, a pagamento o meno, non si perdano i lumi della ragione della buona scrittura.

Ma chi era Marcel Proust? Un uomo, sicuramente, e con gli uomini è possibile conversare, è possibile entrare in relazione, di persona o attraverso ciò che hanno lasciato scritto, o che hanno scritto altri che li hanno conosciuti e che ci aiutano a penetrarne l’umanità. Di Proust c’è una vasta raccolta di lettere da lui scritte, e a lui scritte, da parenti e amici. C’è una letteratura di testimonianze di chi l’ha conosciuto personalmente, e c’è la sua vasta Opera, fatta di articoli, saggi, poesie, racconti, romanzi. Ci sono i luoghi, ancora individuabili (si veda l’antologia de LaRecherche.it pubblicata nel 2010: Le vie di Marcel Prosut, www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=52) dove egli ha vissuto o ha ambientato le sue storie. Allora, chi ci vieta di entrarci in relazione, di conversarci, di proporci davanti alla sua scrittura con le nostre riflessioni? È infatti l’invito di questa antologia che abbiamo pensato di strutturare in capitoli, come si evince dal sommario e dall’indice. Ogni capitolo – ad eccezione del prologo e del capitolo X, che riporta una piccola parte tratta da La parte di Guermantes II – è introdotto dall’estratto di una lettera scritta da Proust. In tale semplice architettura abbiamo raccolto i lavori di 44 autori, invitati, a vario titolo e con diverse competenze, a scrivere su un titolo-tema dell’antologia: Conversazioni con Proust. Ognuno l’ha interpretato a suo piacimento, in realtà si è trattato solo di un pretesto per indurre alla scrittura e al confronto con Marcel.

Ringraziamo quindi tutti gli autori che hanno partecipato a questa antologia accogliendo il nostro invito, per la loro disponibilità e per la passione e professionalità dimostrata nei loro interventi. Molti altri avremmo voluto invitare, ma abbiamo dovuto darci un limite, ci scusiamo con chi possa sentirsi escluso, garantiamo, non certo per un preciso disegno di esclusione; alcuni, invece, pur invitati, hanno rimandato la palla all’anno prossimo. Ringraziamo, inoltre, l’artista Toni Salmaso, che ci ha fornito le immagini dei suoi dipinti per illustrare l’antologia, e tutti i lettori, che potranno anche lasciare un loro commento a lettura ultimata. Ci scusiamo fin da adesso di eventuali refusi, che sono da imputarsi soltanto a noi, e non agli autori, ai quali non ci è stato possibile inviare le bozze.

 

Siamo ben felici di essere testimoni del fermento culturale e intellettuale che anima il sottobosco di questa nostra Italia. Sugli scaffali delle librerie troveremo sempre i soliti malloppi che permettono agli editori di fare soldoni, ma qui e altrove, nella gratuità, si gioca una importante partita della letteratura. L’invito è quello a ridurre l’acquisto dei libri da consumo, anche questo può aiutare ad elevare la qualità della scrittura proposta dagli editori, perché, ricordiamoci, se gli editori propongono quello che propongono, è perché molti comprano senza batter ciglio; è anche un problema educativo e culturale, a cosa educhiamo i nostri giovani? A quali passioni?

Concludiamo questa introduzione con un testo che ci avvicina alla persona di Proust, è la testimonianza di un incontro con lui da parte di Marie Scheikévitch, scritta in Souvenirs d’un temps disparu, Plon, Paris 1935. Il testo qui proposto, dal titolo Proust 1905, è tratto, nella sua traduzione italiana, da Marcel Proust, Giuseppe Scaraffia, Edizioni Studio Tesi:

 

Vidi per la prima volta Marcel Proust nel 1905 a casa di Madame Madeleine Lemaire [...]. Notai una sera, in un gruppo in fondo all’atelier, un giovanotto pallidissimo con degli occhi stupendi. Si percepiva in ogni suo atteggiamento una deliziosa spossatezza; i gesti erano morbidi, le mani lunghe e fini accennavano dei movimenti armoniosi. Ora una di esse si piegava sotto il viso per sostenerlo, ora veniva a posarsi davanti alla bocca per mascherare il riso, e solo allora lo splendore degli occhi lasciava trasparire l’allegria. Parlava volubilmente. Il suo sguardo errava continuamente senza dare l’impressione di fissarsi, ma era così penetrante da rendere evidente che ci si trovava di fronte ad un osservatore spietato.

La voce di Marcel Proust aveva diversi registri e, da confidenziale, poteva gonfiarsi per diventare fragorosa, e subito dopo spegnersi in un sussurro. Si esprimeva per allusioni. Da ogni sua frase emanavano una grande cortesia e il desiderio di mostrarsi affettuoso. S’imponeva all’attenzione degli ascoltatori e li ricompensava senza sosta con delle battute spiritose che scoppiavano nel momento stesso in cui assumeva un’arietta modesta, distaccata e sembrava non interessarsi più ai propri discorsi. Quella civetteria aveva molto fascino. Notai anche la sua cura di esprimersi con precisione, tornando su dei dettagli, scegliendo dei paragoni inconsueti, citando degli autori e intercalando qua e là una strofa di versi. La sua conversazione era di una ricchezza ricercata, la cultura vasta ed originale. Voleva dire qualcosa di molto particolare ad ognuna delle persone che accostava.

Quando ascoltava l’esecuzione di un brano musicale, il suo sguardo, così attento quando parlava, diventava allora lontanissimo: rimaneva immobile, la testa gettata un po’ all’indietro, sembrava come appesantita dalla massa di capelli neri che l’incorniciavano d’ombra. Poteva piegare le membra, incrociandole, come sanno fare i bambini; i polsi si rovesciavano; le gambe s’attorcigliavano l’una all’altra come delle liane.

Parlai di lui con molti suoi amici che mi dissero delle cose molto diverse, ma che concordavano tutte su di un punto: era diverso da tutti. Devo dire, per la verità, che parecchi di loro non credevano al suo genio letterario. […]

Aveva la passione di raggiungere la verità sugli esseri umani e fece molti studi anche recandosi sui luoghi dove poteva osservarli, pur restando invisibile, mentre, nella sua clausura, continuava a riflettere sui loro casi. Se si calcolano le ore infinite in cui rimaneva chiuso in casa a formulare le sue osservazioni, si capisce che passava al setaccio tutte le informazioni che riusciva a raccogliere. La ricerca s’estendeva non solo alle persone, ma anche ai più intimi oggetti di loro appartenenza.

 

Buona lettura!... e buon compleanno, caro Marcel.

 

7 luglio 2011




SOMMARIO

 

 

CONVERSAZIONI CON PROUST

A cura di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani

 

INTRODUZIONE

dei curatori

UN INCONTRO CON LA RECHERCHE

di Maurizio Cucchi

 

Prologo :: Madame Proust a Marcel

I :: A Robert Dreyfus

II :: A Robert de Billy

III :: A Robert de Billy

IV :: A Édouard Rod

V :: A Joseph Reinach

VI :: A Marie Nordlinger

VII :: Ad Albert Sorel

VIII :: A Louisa de Mornand

IX :: A Lionel Hauser

X :: Da La parte di Guermantes II

XI :: A Rosny Aîné

Epilogo :: A Paul Morand

 

NOTE E RINGRAZIAMENTI

NOTE SUGLI AUTORI

INDICE

Autorizzazioni


Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.