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al testo di Klara Rubino
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Donna polposa e impavida Eterea è parola troppo artificiosa, Santa non sei di certo, sì salvifica, Inutili continui vuoti giri di corvacci Disordinano forse i tuoi capelli, non gli intenti. Eri naturale, un parlar cantando… Ritorna! Come fanno i pettirossi Avvisiamoci l’un l’altro dell’arrivo dell’ira dell’acqua Tamburellandoci un rifugio dove riscaldarci vicini, Alla ricerca di vermetti proteici.
Pozzo che erompi; articolate vene Oltre gli aguzzi elogi posti, a difesa Elementare, sul muretto dell' Ego d’Autore, Scivolano, acqua, e sgretolano la calce vecchia; Intimamente evadono, intonando un' arietta Aperta e fresca così da poter spaziare!
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