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al testo di Sara Cristofori
Avvento *
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Cammini nell’aria dolcemente fredda in questi giorni d’Avvento mentre in alto l’indaco accende una striscia di luna e una stella, ti entra dentro piano quel sogno grande di cielo va oltre te stesso le tue cento guerre le mille sconfitte le sere disperate lontane da ogni scopo, ritrovi il profumo d’illusioni remote e lasci alle spalle il gelo di ricordi che hanno perso il sole.
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Sara Cristofori
- 20/12/2017 17:02:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
grazie a voi tutti per lattenzione :)
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Ferdinando Battaglia
- 18/12/2017 11:57:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Una poesia bella, forse tra le migliori, dal retrogusto amaro di quel "profumo/dillusioni remote", che pure svolgono il compito angelico della consolazione del cuore, sconfitto dal "gelo/di ricordi che hanno/perso il sole". Se posso permettermi, non sono affatto daccordo con la tesi di Arcangelo Galante, colgo loccasione per dargli il buongiorno, poiché non credo che la punteggiatura sia indispensabile alla poesia, tra laltro nel testo è presente, visto che lesito poetico (estetico) è oltre la normatività grammaticale; né può essere il punto o la punteggiatura il discrimine tra poesia e prosa, qualora Arcangelo intendesse affidare a tale aspetto testuale il suo, legittimo ma da me non condiviso, appunto critico.
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Elsa Paradiso
- 18/12/2017 09:44:00
[ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]
Poesia molto bella che si dipana come seta. Saper cogliere oltre il superfluo l’essenza di se stessi ripaga da tante mancanze.
Ciao, Sara
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Arcangelo Galante
- 17/12/2017 14:28:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Cara Sara, perdonami per la franca impressione che sto per lasciarti: spero proprio tu non me ne voglia, assolutamente. Peccato che il testo sia privo di punteggiatura, a partire dall’incipit e sino alla conclusione. Difatti, il punto, nella poesia non è un orpello ortografico: è solo un modo per creare una pausa, un istante di silenzio che piomba sul lettore, per dargli modo di riprendere fiato, di avere qualche istante per riflettere, prima di immergersi, nuovamente, nella danza dei versi successivi, fino alla chiusa che arriva sapientemente a terminare l’opera. Premessa fatta, la pubblicazione, appare tutto sommato, come un manifesto spirituale, ben espresso in prosa. Perdonami ancora. Cordialmente, ti saluto. Buon avvento e serene feste natalizie. Romanticamente, saluto.:-)
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