LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Ivan Pozzoni
|
|||
Poesia, non occorre che tu ti nasconda dietro sabati annoiati, cavalli maculati, scrosci su tamerici sotto sale, a un amore, ieri sera, a te, che sei chi sei, o albatri irretiti da marinai crudeli, o anche nell'amico, rugiada e ristoro del cuore.
Son sabati annoiati nei centri commerciali; e cavalli scuoiati da corse clandestine o nei macelli comunali; non crescon tamerici nei magazzini di ortofrutta, o amori, soffocati tra mura domestiche e desideri degenerati in drammi matrimoniali.
Gli albatri in via d'estinzione; i marinai in cassa integrazione. Gli amici, restano, vanno, svaniscono nelle nebbie infartuate di città nuclearizzate.
Poesia indaga i margini delle sconfitte, plana sui consultori, nei manicomi, nelle galere, sulle code in tangenziale, negli uffici, nelle aule di tribunale, nei reparti d'oncologia infantile, sulle banche, nelle palestre, e infilati sotto le tende dei club privè.
Poesia, sii accanimento terapeutico, amplificando, per chi non sente, gli inferni gelidi, i sogni strabici delle esistenze.
[Underground, 2007] |
|