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Anti-moderno

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Il sottobosco intenso di voci, di sesso intonso,

della metrica moderna, italiana, nuova di millennio,

nei dialetti, nelle dialettiche irrisolte,

in universi anarchici di versi spersi,

s'accalca di richiami strani,

allodole sui mille rami,

schiamazzi, proni,

intarsiati sulle costole

incrinate di cavalli istrioni,

nel ruminar di cannabis senza forti sconti,

nell'ulular di Labrador dietro a lucciole ammiccanti.

Sul frastuonare intenso d'orizzonte silvano in caduta verticale,

a tarda sera, in modo brusco, ma radicale

calan schietti silenzi da clamore urbano,

nel dilagare d'un rumore, nel deflagrare di una bomba,

col cuore ansioso d'una donna deflorata

dal ritmo stanco d'una scianca rumba.

 

E i miei versi saran detonatore,

e i miei canti saranno bomba,

dati in sorte alla mia testa matta,

per zittir poeti affranti, intirizziti, a due metri dalla tomba,

per rimarcar che i miei chiassi ritmici - somma iattura!-

più che dell'io, a tutti gli altri sian di rottura.

 

                   [Galata morente, 2010]

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