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Cielo

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Ho bisogno di rallentare il tempo con le carezze 

E di un luogo dove

Nessuno chiede niente a nessuno

 

Perché potrei rompermi

Se  inavvertitamente mi tirassi un solo capello 

O se affrettassi un attimo,  sono così fragile,

 

Fai cielo il tuo corpo

Allora disegno sposto e disfo

Nuvole di nuvole sulla pelle,

Lo spazio disteso,

e dimentico

Ogni oggi e

Di ieri e di domani.

 

Chi sei chi sono è un'affermazione.

 Non c'è  bisogno d'aggiungere dell'altro.

 

Ma tutto il tempo

Che vorremmo non c'è concesso

Di restare qui

Ed è così che

Ci accendiamo una sigaretta.

 

 

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 Klara Rubino - 22/01/2018 11:05:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Io ho usato il presente indicativo "dove nessuno chiede niente a nessuno" per segnalare che quel luogo esiste, anche se " tutto il tempo che vorremmo non c’è concesso di restare qui", certo non è quello che troviamo già confezionato, è un luogo che bisogna costruire da sé e per se stessi, col tempo, e che poi si può condividere anche, ma è possibile condividerlo solo con chi si ama e non per molto!

Sono contenta che ti si a piaciuta!

 Annamaria Milazzo - 21/01/2018 14:15:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Milazzo » ]

Grazie non fumo ma rallentare il tempo vorrei; credo proprio che l’ora si sia scassata... ha preso la corsa verso quel nulla che ci attende! dopo una vita di cose insulse e preoccupazioni!
"Nessuno chiedA niente a nessuno" ... forse è questo il punto!
Troppi vogliono tt da noi e noi asfissiamo lentamente.
BELLA. PIACIUTISSIMA!!!

 Klara Rubino - 31/12/2017 20:57:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ricambio con affetto l’abbraccio e gli auguri( Buon anno!!) e grazie!

 Salvatore Pizzo - 31/12/2017 20:00:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Difficile trovare una poesia che commuova con altrettanta dolcezza e delicatezza d’animo, espressa persino nel gesto assai banale dell’accendersi una sigaretta...Un gioiello che risplende leggiadro......
Complimentissimi ed auguri con un abbraccio

 Klara Rubino - 31/12/2017 13:10:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Eh sì Leonora, la sigaretta può rappresentare anche il cero della pazienza, ma senza offerte : è sufficiente la nostra eterna disponibilità!
Far Arden grazie e AUGURISSIMI anche a te!

Gaudenzio grazie e buon anno,( te la stai ancora Gaudendo alle isole Canarie?):-)

 Gaudenzio Massi - 30/12/2017 22:45:00 [ leggi altri commenti di Gaudenzio Massi » ]

Non potevi che finire l’anno che con una poesia sul nostro essere fragili....e la sempre “voglia di carezze” eterna dentro noi.....
Piaciuta assai....buon anno Klara

 Klara Rubino - 30/12/2017 13:27:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro Jacob è la nostra mancanza di modestia e presunzione a renderci fragili, anzi è la manifestazione stessa della nostra fragilità.
Gli altri sai sono specchi, ci vediamo qualcosa, ma quel qualcosa non esiste.
La nostra coscienza lo fa esistere, la coscienza di chi guarda.

Annalisa applausi al tuo Iperpoetico entusiasmante commento!

Auguri mi ad entrambi!!!!

 Jacob l. - 30/12/2017 11:45:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Bravissima Klara. È, il tuo, un bisogno direi "necessario" perché siamo fragili, di fronte alla aggressività e alla mancanza di modestia fi altri. ci sentiamo un po’ sconcertati, ci chiudiamo. Hai espresso efficacemente consapevoli criticità fella nostra vita. Ma chi è superbo e presuntuoso alla fine è anche perdente.
Beh mi accendero’ un toscano.
Buon anno@

 Annalisa Scialpi - 30/12/2017 11:37:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]

Mi piace il realismo, infine leggermente caustico,
nel descrivere consapevolezze e sensazioni che ci sono
ma potrebbero anche non esserci, "come nuvole sulla pelle".

Fragilità è Consapevolezza.

I graniti rimangono graniti.

I fiori più belli salgono,
anche se qualsiasi raffica di vento
potrebbe spezzarli.

Un caro saluto,
assieme ai miei più sentiti auguri di buon anno...

 Klara Rubino - 30/12/2017 09:58:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Un tris di donne ed un fante( solo perché ti definisci miserrimo ), non male come prima mano!
Grazie infinite, apprezzo ogni vostro commento e devo dire che ognuno di questi evidenzia significati, messaggi, nessi, corrispondenti alle mie intenzioni.
L’ultimo verso in particolare è lasciato un po’ criptico nel suo realismo, è un messaggio sottile che affido all’inconscio che sottosta al flusso reale del tempo, penso che sia aperto alle soggettive interpretazioni, la mia è quella dell’autrice, ma non ne esclude altre, proprio per questo ho evitato di rendere più esplicito ciò che intendevo.
Adesso amichevolmente ve lo posso confidare:noi ci riaccendiamo fumando una sigaretta, poniamo fine alla pausa rigenerante della coscienza razionale sempre attiva e torniamo a consumare il tempo, la sigaretta rappresenta questo, quel tempo che si consuma, frutto di una nostra schiavitù da qualche vizio, dandoci la sensazione di un immediato appagamento, ma portandoci in realtà malessere.
Questo è conseguenza di quella fragilità con cui si apre la poesia, conseguenza ma anche causa continuamente generante fragilità; fragilità è però anche sensibilità, femminile sensibilità, arrivare a quel punto così vicino alla rottura ci porta a scoprire la via per momentaneamente spegnersi; penso che il mondo e la società ne abbia estremo bisogno, di imparare a spegnersi, momentaneamente, per poi inevitabilmente riaccendersi, abbia bisogno della fragilità femminile, abbia bisogno della sensibilità femminile proprio per questo, perché lo avverto vicino al limite di rottura.La via è sempre un incontro di anime scevro da richieste e vincoli.

Tanti auguri a ciascuno di voi, mi piace l’augurio di Giulia, che anche voi possiate realizzare le vostre attese, le vostre aspirazioni,con la fiducia che quelle vere, non sono mai solo egoistiche!

 Ferdinando Battaglia - 30/12/2017 09:26:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

"Fai cielo il tuo corpo" è il verso più e e l’architrave di tutta la poesia, con la sua significatività esistenziale e dire filosofica, gli si accorda in intonazione "ci accendiamo una sigaretta", sia perché connota eroticamente lo sfondo poetico del discorso sia perché anch’essa cerca di trovare nel gusto, quindi torna in modo simile la ricrtca della sensualità di quel corpo-cielo, la sconfitta del tempo e della mutevolezza del bello in finito.

Nei temi più personali, la tua lingua poetica trova maggior respiro, ma questa è solo la miserrima opinione di Lig E. Norant.

 Giulia Bellucci - 30/12/2017 08:38:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

La fragilità umana potrebbe essere il passaporto per essere grandi. Sembra una contraddizione, lo so. Ma la consapevolezza di esserlo può rendere migliori, senza ombra di dubbio. Basta non cedere alla tentazione di accendersi quella sigaretta per dimostrare il contrario. Un abbraccio e un augurio di un nuovo anno che non deluda alcuna delle tue aspettative.

 Laura Turra - 30/12/2017 05:48:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Quando ci si sente fragili c’è bisogno di qualcuno che si faccia cielo per noi.
E non serve aggiungere altro. Ciao Klara, un abbraccio

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