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al testo di Elisabetta Sancino
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SILENZIO
C'è chi è nato con la camicia, io sono rimasta nuda, scabra come uno scoglio d'Irlanda, scheletro d'uccello spolpato dal vento, sporgenza nell'occhio, spina che buca il fianco. Sto attraversando questa vita senza possedere nulla, generando figli, nutrendo uomini, levigando parole, ferocemente scorticata dall'amore, sempre scoperta e famelica, madre fino al midollo, eppure libera di vagabondare sulla terra in compagnia di me stessa. Assorbo tutte le tonalità del cielo, sono notte, giorno, alba, tramonto ma non somiglio a nessun elemento né giungerò mai a compimento perché lo so che non mi appartengo e il mio destino è tornare silenzio. (dalla mia raccolta poetica "Frammenti Viola" ed. 96, Rue de la Fontaine)
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