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al testo di Klara Rubino
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Orizzonte latente Cupi suoni dal profondo Tuoni taglienti e noi a Perigliare In aperto mare
Quietamente Si avvicina il limite All'esausta caravella.
Sotto gli stivali vacilla Il vecchio mondo. No non è quello che avemmo Col compasso puntato. Non è adatto qui Alle brame nostre perché noi
Noi siamo in ergastolo: Conquista e possesso il Ritmo diastolico del passo.
Poi di notte un lontano rullio La Risplendente si svestì di nubi.
Con lei facemmo tutti l'amore Intorno allo stesso falò Dove gettammo, ubriachi Oh che spigliati, vesti Ed armi, così Ci persuase a fare La luna bionda Accogliente Dolce, femmina che ci guarì.
Pietra di ghiaccio lontana Ella fu stata Compagna di viaggio Era silente, Selene, la stessa.
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