LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Ivan Pozzoni
Non avvicinarsi, il cavallo morde

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Passerei intere nottate davanti alla schermata di outlook,

a rincorrer metafore nei recessi grotteschi di sorella metonimia,

di sorella vita, mordendo polvere, anziché aspirarla,

anziché annusarne a piene nari i fumi mefitici, chiuso in una stanza stretta,

con venti secoli accatastati tra scrivania e carta vetrata,

assaporando il gusto amaro della sconfitta,

senza virare d'un metro, d'un metro.

 

Il cavallo triste, brucando erba e radici d'anima,

brucando odio nel suo recinto, avuto un sussulto,

un richiamo d'orgoglio, diventò farfalla,

ridendo in faccia ai vostri cuori malati di successo,

di denaro, di carriera, e volò, via,

nel cielo nero delle fiabe di mezzanotte,

da dove non si torna.

 

                       [Galata morente, 2010]

 Ivan Pozzoni - 27/01/2018 18:57:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Aspirare polvere: «farsi di cocaina» (la sostanza tossica dei colletti bianchi).

Mordere la polvere: «essere duramente sconfitti, in genere con grave danno». È un ricordo delle antiche battaglie equestri.

L’alternativa è tra essere sconfitti o sconfiggere (inserendosi nella "società cocainomane"). Preferisco essere sconfitto, restando a dialogare coi morti.

La farfalla trotta nel cielo delle fiabe di mezzanotte! :-)

 Klara Rubino - 27/01/2018 14:54:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Mi piace moltissimo.
Nella prima strofa c’è da ben capire la differenza tra "mordere la polvere" ed " aspirare" la polvere, spesso dai delle indicazioni ( circa la tua visione)tramite i verbi, da ciò si capisce che la tua visione è improntata all’azione.
Mordere non è azione appropriata relativamente alla "polvere", aspirare sì, la prima è una perdita di tempo, rimani lì, sconfitto e confuso, aspirando la polvere,al contrario, se ne saggiano gli attributi, si elabora un giudizio: coscienza della propria condizione.

La seconda strofa mi conquista invece all’istante con le sue immagini un po’ da favola fanciullesca e così,dato che sono rimasta bambina, mi preme sul cuore!
Anche se gli ultimi due versi sanno di fuga, un accenno di di morte "dal quale non si torna" e quel senso di liberazione va a scemare, ma se non vedo più il cavallo triste, ed immagino ora la farfalla che vola nel cielo delle fiabe di mezzanotte, la frescura e l’assenza di immagini e confini restituisce quel senso di libertà, che pare appartenerci, dall’origine.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.