LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Ivan Pozzoni
Un cieco non sa spegnere la luce

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

L’abbiamo tutti chiaro, un cieco non sa spegnere la luce,

tutti i ciechi del mondo non sanno spegnere la luce dell’arte,

e, se anche fallisse ogni azienda elettrica, l’arte continuerebbe a brillare,

rabbuiando i conti del supercapitalismo nomade.

 

L’abbiamo tutti chiaro, un cieco non sa spegnere la luce,

e, quando saremo incasellati nell’archivio di un cimitero,

o, magari, nella comunità solidale di una fossa comune,

il buio non smetterà di scintillare, anche con la semplice forza

d’un lumino rosso bagnato dal vento e rattrappito dalla pioggia.

 

L’abbiamo tutti chiaro, un cieco non sa spegnere la luce,

anche quando saremo chiusi nel buio di un’urna o di una bara,

uccisi dalla recessione, dal cancro, da un colpo di stato, da un colpo apoplettico

l’artigiano non smetterà mai di battere sui tasti

o di comunicare con microchips inseriti nel cervello,

erede del sumero, dell’ittita, o del lineare B,

non smetterà mai di darsi fuoco, accendendosi,

contro la cecità di un mondo abitudinario.

 

Quando Odino comanderà di farmi da parte,

in modo scorbutico, essendo una divinità teutonica,

avrò la soddisfazione di non aver contribuito a fare fallire

l’azienda elettrica nazionale. 

 

            [Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, 2015]

 Ivan Pozzoni - 12/02/2018 15:15:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

:-)

 Klara Rubino - 12/02/2018 14:35:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]


Una bandiera! E
Finalmente un bel Noi!
Qui c’è il tuo credo, ci riconosco anche il mio.

MAI LACERATA, Pubblicato il 10/12/2015 11:09:58

Più che dagli accenti

è dal Silenzio composta la Poesia.

Più che la bella faccia,

apparente, è la morte in vena,

 

ciò che sempre siamo

che resuscitiamo.

No, che non possiamo

o forse sì?  Forse...

possiamo? Mi scusi...

 

Come animali da

Aurora Boreale, da savana,  da

foresta, da stagno,

da bosco, da pascolo, da picchiata

e migratori, da

cortile e da sottosuolo,  addestrati

 

che circo! Gestito

da avide beffarde caricature

affabulatrici,

noi così viviamo.

 

Non mi strattonare!

Né di qua, e né, di là! 

E non indicarmi

il posto a sedere,

non mi trattenere!

 

Solo dal vento che ora m’appartiene

voglio essere smossa,

sbattuta, percossa e mai lacerata,

per ciò in cui credo

che sento vivere, dentro le vene.

 

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.