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al testo di Angelo Ricotta
Il gabbiano
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Dov'è finito il gabbiano n'eran pieni tutti i campi per poesie dei bei stampi ora è ferma la mia mano Langue vuota questa carta non ho più l'ispirazione colpa di quel mascalzone che a svernare andò a Giakarta Ora c'è la neve bianca ma non è la stessa cosa sembra un abito da sposa non m'ispira anzi mi stanca Ma ridatemi il gabbiano sole mare spiagge ardenti donne in topless e frementi ecco parte la mia mano
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Arcangelo Galante
- 16/02/2018 19:52:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Un testo che ispira ironia e simpatia, alla lettura. Quel gabbiano, fuggito verso lidi dorati, non si trova più, e, con esso, se ne è andata anche tutta l’ispirazione che riusciva a sfornare fiumi di inchiostro. La neve, troppo candida, appare quasi monotona: vuoi mettere il calore dell’estate, “sole mare spiagge ardenti donne in topless e frementi”? Poesia letta con piacere e che mi ha strappato un benevolo sorriso. Un amichevole saluto!
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