LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Giovanni Degli Esposti
|
|||
Fuggo i disperati incanti. Chiudo - dietro di me - la porta. M'isolo in remote stanze e - nell'anima mia - assaporo il silenzio d'ogni umana ebbrezza.
Ho lasciato bruciare vicende e sensazioni e ricordi, divenuti cenere. Lente ore trascorse - innumeri - tutte combuste nel rogo della mente.
Ceneri grigie colorano l'aria - di nulla - ma il mio pensiero ora s'apre e il dialogo intrapprende - ardito - con l'insondabile speranza d'ignoti futuri eterni. |
|