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Affamati

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La vita può esser dura
come pietra da colpire
col martello

 

al buio d'una grotta
lucidi i muscoli; il braccio snello
in India.

 

Sab kho diya hai
canta la madre
tutto è lì


Sarà polvere brillante
sulle palpebre o le labbra
d'une femme occidentale

 

leggera sarà
mentre ora pesante
sfonda l'orbita occipitale

 

Sab kho gaya hai
grida la madre
tutto è perduto


e la vita di un padre; i suoi tre piccoli
raccoglieranno sassi;
non moriranno di fame.

 

Sab kho diya hai
canta donna
tutto è lì

 

Era bello mio figlio! Elle
Non avrà ombretto chiaro
ma l'ombra nello sguardo,

 

perdu. Senza requie è la tormenta
e lo faranno anche loro come tutti
nel villaggio, cresceranno, sulle pietre.

 

Sab kho gaya hai
nera nenia di una madre
tutto è perduto.

 

La vita può esser dura come un
assassino.

La belle Europe a faim de beauté,

d'œufs, de fromage et d'humanité.

 

 

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 Klara Rubino - 08/05/2018 20:03:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie anche a te, cara Franca!
La ricchezza è nelle mani di pochi; in questo mondo globalizzato anche se lontani da noi o meno lontani di quanto si pensi ( come ha detto egregiamente Alberto Becca in commento ad Edi) i lavoratori maltrattati e sottopagati rendono i nostri diritti che credevamo acquisiti e assicurati instabili, a rischio.È grazie alla povertà sempre più diffusa che i prodotti a più basso costo di produzione hanno mercato: a volte è impossibile fare delle scelte d’acquisto consapevoli se i denari non sono sufficienti perché l’alternativa è di molto più costosa.
Quindi difendiamo la dignità dell’uomo a priori perché è anche la nostra!

 Edi Davoli - 08/05/2018 18:24:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Hai ragione Klara la sudditanza al potere asservente della pubblicità rende le persone materialiste e avide. Dovremmo saper distinguere i bisogni dai desideri. Negli ultimi trent’anni i bisogni da poco più di una decina sono diventati un centinaio, grazie alla pubblicità. Apprezzo sempre la tua sensibilità verso il sociale. Un abbraccio!

 Franca Colozzo - 08/05/2018 17:20:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Klara, questa tua bella poesia stringe il cuore in una morsa. La vita è piena di ingiustizie e sopraffazioni. Quante differenze tra la nostra società del benessere e la povertà diffusa a macchia d’olio! Verrà mai quel giorno di pace e di fratellanza, propugnato e agognato, verbo ventilato e mai attuato? L’uomo si riconosce come bestia rara, superiore sì alle altre, ma soprattutto per la cattiveria.
Sassi e sassi sono stati raccolti dalla storia lungo il suo percorso ma solo ombre nere si allungano ormai a vista lungo il tracciato della nostra vita. Un saluto affettuoso. Buona notte

 Klara Rubino - 08/05/2018 14:36:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Cara Edi grazie a te!
Qui il minerale estratto è la Mica una pietra friabile e con una patina lucida e brillante, ingrediente fondamentale del settore dei cosmetici; per questo ho usato il francese :è quella la lingua che più spesso viene strumentalmente utilizzata per persuaderci che con quei prodotti, saremmo donne più seducenti!
Ti ricordi la Moda di cospargere il corpo di polvere brillante? Quanta Mica!
Il video che segue a quello che hai già visto è altrettanto scioccante, perché parla proprio di noi: della nostra schiavitù psicologica sfruttata.
Noi dovremmo essere più critici di fronte ai bombardamenti mediatici che ci portano nuove mode, coscienziosi, per non diventare inconsapevolmente, ma colpevolmente, complici.

 Edi Davoli - 08/05/2018 14:10:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Il canto della madre diviene il canto di chi non ha piu speranze di riscatto. Grazie Klara il video che hai postato mi ha toccato molto!

 Klara Rubino - 08/05/2018 11:39:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

...Ho modificato il finale.

 Klara Rubino - 08/05/2018 09:41:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro Salvatore, grazie infinite per queste parole.
Ti invito a continuare il discorso, se ti va e naturalmente invito anche glia altri, nella sezione "Pensieri", dove ho appena pubblicato "Ciecamente".
Buona giornata!

 Salvatore Pizzo - 08/05/2018 01:20:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Questa tua poesia mi fa venire in mente un documentario visto alla tv qualche tempo fa. In esso si raccontava la vita di bambini, mi pare che fossero boliviani, che lavoravano a raccogliere zolfo. In pratica all’alba andavano su fino ad altitudini assai elevate, dove il minerale affiorava. Poi lo spaccavano, lo raccoglievano per poi riportarselo indietro in sacchi e a spalla. Una vita impossibile, almeno da concepire nella nostra grassa Europa. Poi, leggendo la risposta alcaro Far, ho capito che anche tu sei stata ispirata da qualcosa di analogo, questa volta realtà che giunge dall’India...Che dire? Comprendo e faccio mio questo tuo ripetere, quasi come un mantra, il canto di una madre: è il canto di tante madri dal mondo. Un mondo in cui i figli, appena nati, scoprono subito la durezza del vivere e della sopravvivenza. E’ in questa chiave che la trovo molto bella e sentita, espressione di una commozione che è anche constatazione di quanto lunga sia ancora la strada per sollevare l’umanità da una condizione di sfruttamento e prostrazione......

 Klara Rubino - 07/05/2018 21:11:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro Far ciò che hai evidenziato è voluto.
Se avessi uno stile ti direi che fa parte del mio stile, come scelta, ma siccome non ho uno stile ti dico che fa parte di uno dei miei stili: troverai ripetizioni di parole chiave e conclusioni che riprendono l’inizio per poi differire nel finale anche altrove, perché mi piace scrivere così a volte.
Grazie per l’apprezzamento!
In questo caso raccogliere i sassi e scolpire la pietra sono due diversi lavori così sono diverse anche la realtà dell’incipit e quella del finale che però si incontrano nelle stesse parole e nel mercato:l’evento è frutto dell’incontro tra domanda e offerta, entrambe affamati ma di cose diverse: da una parte c’è una schiavitù fisica dall’altra psicologica, entrambe vengono sfruttate.

 Klara Rubino - 07/05/2018 18:07:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

È nata da qui la mia poesia:
https://www.iene.mediaset.it/video/india-miniere-mica-bambini-cosmetici-iene_101292.shtml

certamente guardano il video o cercando altre notizie scritte si comprende maggiormente il senso della chiusa.

P.S. resterò con un pensiero sul finale non si sa mai...

 Giovanni Rossato - 07/05/2018 17:47:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Non riesco ad entrare nel tuo stile mi dispiace perciò non posso suggerirti nulla, mi sembra solo che questo ultimo verso abbia come un calo di forza, non sia sufficientemente incisivo.
Ciao

 Klara Rubino - 07/05/2018 16:20:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie!avevi scritto "affamata di vera bellezza" poi ho pensato di lasciare al lettore questa riflessione eventuale.
Dimmi pure comunque se hai un suggerimento!
Lo accolgo volentieri!

 Giovanni Rossato - 07/05/2018 16:12:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Molto, molto bella solo l’ultimo verso si può migliorare (a mio parere)e renderlo più forte.

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