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Dimprovviso nostalgia

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   a mia madre

 

D’improvviso nostalgia
nel passare di ore canoniche
– liturgia del tempo –
desiderio di qualcosa che è già stato
e forse ora è accanto alla mano che scrive
è negli occhi che guardano
i tuoi fiori a cui parlo sottovoce
come fanno le api d’estate.

È sbocciato intenso il gelsomino
a cui pazientemente districavi i rami
e ricordo ancora le tue mani
– memoria e distanza –
quando mi intrecciavano i capelli
o quando invece mi stavano lasciando.

 

 Laura Turra - 13/06/2018 16:34:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Sì, c’è senz’altro malinconia e si fa sempre avanti la mancanza di chi non c’è più, ma il ricordare a me lascia anche un senso di pacificazione perché è un po’ come un altro modo di parlarsi.
Grazie della tua gradita lettura, Graced, a presto

 Graced - 13/06/2018 16:14:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Si accendono ricordi di momenti cari al cuore, le piante portano a ricordare momenti in cui mani amorevoli intrecciavano capelli, e momenti dolorosi in cui quelle mani lasciavano per sempre. Un’introspezione colma di dolcezza, da cui si evince una nota di grande malinconia e di rammarico. Lirica molto apprezzata. I miei complimenti! Un caro saluto da Graced

 Laura Turra - 13/06/2018 06:50:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Gil, carissimo, amo queste tue parole. Sono un balsamo che cura, una carezza fatta al cuore. La nostalgia stessa, il ricordo e la Poesia restano per me il modo con cui ora rivive il legame amoroso con mia madre.
Ti sono tanto grata e ti abbraccio stretto, a lungo.

 Gil - 13/06/2018 06:10:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Quelle mani amorevoli, che un tempo intrecciarono i capelli, districarono i rami, sono state le stesse mani che hanno ceduto la presa dell’amore, entrando nel muto silenzio della Vita. Ed è profonda l’immagine e di quel gerundio in chiusa, non solo narra la finitudine creaturale di una madre amata (Nanni Moretti girò un bellissimo film sul tema), ma quella recisione di una relazione affettiva tra le costituenti la nostra umanità. Di fronte allora a questo muro, non rimane che la nostalgia, la liturgia del tempo di cui la Poesia diventa il canto più alto, celebrazione che, nella parola, restituisce una "carne" al cuore, una memoria che supplisce all’assenza, fa del vuoto una pienezza d’amore, l’unica "moneta" che salva dall’oblio, anticipo del nulla, in qualche modo redime la nostra finitudine, di più riallaccia quel filo relazionale, ora tra visibile ed Invisibile, perché tutto ciò che è stato nell’amore è dell’amore, rimane in quegli "occhi che guardano" oggi il foglio su cui la mano scrive, i fiori amati da madre e figlia, segno ora di "memoria e distanza", occhi che, resi sapienti e veggenti dal cuore puro di chi vive nell’amore come pane dell’anima, nelle ore canoniche che inesorabili passano," angeli" di nostalgia, "vedono" oltre il velo della materia e quindi "vedendo" ritrovano il senso di quel parlare sottovoce ai fiori, ché, come un’ape nell’estate, ciò diventerà per l’anima il nettare spirituale che consolerà i giorni silenti della lontananza.

Ti abbraccio forte forte

 Laura Turra - 13/06/2018 00:47:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie davvero, Franca, per la tua lettura così vicina al mio intento.
Hai il dono di arrivare al cuore delle parole. Un abbraccio

 Franca Colozzo - 12/06/2018 23:29:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La nostalgia parla il linguaggio dei fiori ed attraverso di essi esprime quella tenerezza di gesti usuali che accompagnavano il fluire delle ore. Ciò che sembrava scontato e normale ieri acquista adesso una dimensione straordinaria, fermato com’è dalla moviola del tempo. Gli stessi fiori assurgono a messaggeri di sensazioni ed emozioni che appaiono perse per sempre, così come le mani della persona amata di cui oggi resta solo un amorevole ricordo. Un caro saluto. Buonanotte

 Laura Turra - 12/06/2018 17:59:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Sono io che ti ringrazio, Giovanni, per la lettura e per la vicinanza al mio sentire.
Un carissimo saluto

 Giovanni Rossato - 12/06/2018 17:37:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Grazie, questa è la missione della poesia, dire quello che è universalmente umano e che in altri modi sarebbe impossibile dire permettendo così a noi di riconoscerci e sentirci fratelli in quei sentimenti, in quel comune sentire.

 Laura Turra - 12/06/2018 15:45:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie di cuore, Salvatore! Ricambio il caro saluto

 Salvatore Pizzo - 12/06/2018 15:36:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Molto sentita in questo suo spegnersi nelle immagini, con irresistibile e dolce mestizia di mani che prima intrecciano e poi lasciano...
Un caro saluto

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